L’ex ministro del lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero ha pubblicato su La Stampa una lettera aperta al segretario della CGIL, Maurizio Landini.
La lettera aperta pubblicata su La Stampa dall’ex ministro Elsa Fornero ha come oggetto la condizione sociale ed economica dei giovani italiani.
L’inizio della lettera verte sulla condizione socioeconomica dei giovani italiani. Viene citato il tasso di disoccupazione dei giovani italiani, al 29 per cento uno dei più alti in Europa, l’elevata percentuale di abbandono scolastico nonché la condizione di avere una quota di giovani laureati tra le più basse in Europa.
La Fornero, inoltre, sostiene che i giovani italiani siano costretti a cercare fortuna altrove, in quanto un giovane su sedici tra i 25 e i 34 anni emigra per trovare opportunità non perseguibili in patria. Questo dato viene attribuito alla precarietà del lavoro e ai bassi e discontinui salari percepiti dai lavoratori. Di fatto, questi fattori portano i giovani a non poter formare un nucleo familiare e a non poter comprare una casa, escludendo l’attuazione di piani a lungo termine.
A detta dell’ex ministro, i dati citati sono dovuti alla “progressiva riduzione del lavoro”, a livello quantitativo e qualitativo. Ciò si lega anche alle mancate prospettive di crescita professionale, al sistema meritocratico fallato e al grado di istruzione dei giovani italiani. Come cause di ciò, la Fornero sostiene che vi è stata una minore incidenza di investimenti pubblici nel mondo del lavoro e dei giovani, oltre al fattore della globalizzazione che ha delocalizzato i processi produttivi di svariate aziende. Altri fattori variano dalle varie crisi finanziarie avvenute negli ultimi 15 anni fino alla più recente pandemia. L’ex ministro si chiede come mai tutte queste cause siano finite per gravare sulle spalle dei giovani italiani.
Per quanto riguarda la questione quota 100 e l’innalzamento dell’età della pensione, la Fornero sostiene che stia venendo meno un “patto economico tra le generazioni”. Infatti, l’ex ministro si augura che si possa uscire da quota 100 pur mantenendo l’equità che costringe a “trattare meglio almeno i più sfortunati”. La Fornero, inoltre, invita Landini a ripensare il pensionamento anticipato delle lavoratrici donne.