Un nuovo colpo di scena in tema di vaccini: pare, infatti, che l’ efficacia della copertura di Johnson & Johnson scemi già dopo due mesi.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono saliti di 2535 unità. Da ieri 30 morti e 2626 guariti. I casi attualmente positivi scendo a 74.654, -121 rispetto a ieri. I ricoverati salgono a 2579, +106 mentre in terapia intensiva 338 assistiti, -3 da ieri.
Vaccini: Johnson&Johnson ha scadenza breve
Sono un milione mezzo gli italiani che sono stati vaccinati con il farmaco monodose Johnson&Johnson e, sulla scia di quanto sta accadendo in questi giorni in America, pare che saranno chiamati per un’ ulteriore inoculazione di rinforzo: si partirà prima con chi ha più di 60 anni e poi saranno vaccinati anche gli altri. Ad anticipare il possibile scenario è il virologo Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute, dopo la recente pronuncia dell’ autorità Regolatoria americana, la Food and drug administration. Questa ha approvato la dose booster per chi si è vaccinato con il monodose già a due mesi dalla prima iniezione. La motivazione? Ricciardi spiega che il vaccino monodose perde la sua efficacia di copertura dalla variante Delta già dopo due mesi dalla inoculazione della prima dose e che questa è un’ evidenza degli ultimi giorni.
A confermare quanto detto da Ricciardi interviene Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico (CTS) il quale sul punto ha espresso: “Il vaccino J&J è uno dei vaccini a vettore adenovirale, come quello di Astrazeneca. È di queste ore la notizia che è in corso un processo di revisione da parte di Fda e successivamente ci sarà certamente anche di Ema, qualora arrivassero indicazioni, come è largamente possibile, di somministrare una seconda dose: un vaccino Rna messaggero come Pfizer o Moderna avrebbe anche il vantaggio di genere una risposta immunologica anche migliore”. Dunque, dopo il via libera dell’ ente americano – FDA – si aspetta in Italia quello dell’ Ema, anche se pare confermato che da qui in avanti la popolazione sarà invitata a fare richiami periodici. Il che porta un certo scompiglio soprattutto dopo il recente rapporto dell’ ISS – Istituto superiore di sanità – il quale ha dichiarato che dalle casistiche studiate su 130 mila decessi solo 3 mila sono morti di Covid.