Torino. Il poliziotto non ha il Green Pass e quindi non può arrestare il suo aggressore, che torna libero a casa.
È successo a Torino, in una sera di metà ottobre. Un uomo è stato sorpreso mentre stava danneggiando alcuni monopattini in via Cossa. Dopo essere stato fermato dal poliziotto, il vandalo ha cominciato a diventare violento e a tirargli calci e pugni, scaraventandogli addosso persino dei sacchi di pattumiera lasciati lì vicino. Tenta la fuga e l’agente chiama i rinforzi. Una volta arrivati oltre a bloccare il malvivente, non hanno potuto fare molto.
L’uomo è infatti tornato a casa senza arresto, nonostante ci fossero tutti i presupposti per la cattura. Perché? Il poliziotto che l’ha sorpreso e che è stato aggredito quella sera, era sprovvisto di Green Pass e quindi impossibilitato ad entrare in caserma e a compilare gli atti all’interno dell’ufficio. Come unica altra procedura alternativa: riempire i dati dei documenti a casa sua utilizzando il suo computer personale. L’agente, rifiutata la proposta, ritenendola assurda, ha quindi potuto solo fare da testimone ai suoi colleghi e così l’aggressore è tornato a casa con solo una denuncia.
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