Il professor Romano Prodi attacca senza mezzi termini i leader di Lega e Fratelli d’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. E dice la sua anche sui portuali di Trieste.
Dopo l’attacco da parte del cantante Vasco Rossi che li ha definiti “seminatori di odio che non dovrebbero esistere”, ora Matteo Salvini e Giorgia Meloni – leader, rispettivamente, di Lega e Fratelli d’Italia – sono bersaglio dell’analisi dell’ex premier Romano Prodi. Il professore, forte della vittoria del Centrosinistra alle scorse amministrative in molte città italiane, sentenzia: “Meloni e Salvini sono inadeguati a governare“. E i fatti di Roma di sabato 9 ottobre offrono un assist perfetto per affondare il pugnale. Le infiltrazioni di Forza Nuova al corteo dei no Green Pass, l’occupazione della sede della CGIL, la presenza di Giuliano Castellino: tutto, insomma, pare remare contro un Centrodestra visto come foriero di pericolosi nazionalismi. “Ci sono legami mai sciolti, a cominciare dai simboli, e alleanze pericolose con le forze antieuropee. La nostra Destra a Bruxelles è alleata con forze antieuropee. Per questo se Salvini e Meloni arrivassero a governare, sarebbe un problema gravissimo per il Paese” – asserisce il professore.
Prodi, nello specifico, fa riferimento al sostegno di Giorgia Meloni alla Polonia che ha deciso di anteporre le leggi nazionali ai dettami dell’Unione europea. Per l’ex presidente del Consiglio questo è un pericolo per la democrazia. “Chiunque appoggi le mosse della Polonia, come ha fatto Meloni, è contro l’Europa” – precisa il Dem il quale, tuttavia, guarda con beneplacito una certa apertura della Lega verso l’Unione Europea e spera che il Carroccio segua le orme di Forza Italia: “Anche Forza Italia era partita scettica e poi ha fatto una grande evoluzione“. In ogni caso – a suo dire – una nota positiva c’è: la maggioranza dei cittadini europei non sta con Salvini e Meloni. La maggioranza ha capito che non c’è strada: o allearsi con Cina e Stati Uniti o soccombere. E non si è tirato indietro dal dire la sua anche in merito al Green Pass che sta rischiando di bloccare il Paese dai trasporti alla sicurezza.
Alla Stampa ha spiegato: “La cosa positiva è che la grande maggioranza dei cittadini europei ha capito che di fronte a Cina e Stati Uniti o stiamo insieme o soccombiamo”. Infine, sulla possibilità di Mario Draghi al Quirinale, Prodi ha concluso: “Deve decidere tra un anno di potere diretto o sette anni di autorità. Ma, a prescindere da quello che deciderà, la legislatura non s’interromperà”. L’ex inquilino di Palazzo Chigi non ha nascosto il suo biasimo verso i portuali di Trieste che hanno scelto di scioperare contro l’obbligo di avere un lasciapassare per poter svolgere il proprio lavoro: “Draghi sta salvaguardando la nostra salute. Le categorie che si ritengono indispensabili su questo si fanno forza e ricattano la comunità”. Complimentandosi, invece, con tutti coloro che non hanno scioperato – la maggioranza dei lavoratori – il professore ha commentato: “Ha vinto la maggioranza, la normalità. Ha vinto il Paese normale, quello di coloro che capiscono che il vaccino giova anche agli altri. E’ bello vedere che ha vinto la maggioranza“.
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