Vaccinare la popolazione dai 12 anni in sù non è abbastanza: il generale Paolo Francesco Figliuolo ora punta ai più piccoli.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono saliti di 2668 unità. Da ieri 40 morti e 3709 guariti. I casi attualmente positivi scendono a 79.368, -1083 rispetto a ieri. Continuano a scendere anche i ricoverati: 2479, -73 mentre in terapia intensiva 359 assistiti, – 8 da ieri.
Iniettare le due dosi del vaccino anti Covid a partire dai 12 anni di età, a quanto pare, non è ancora abbastanza. Anche la fascia 3-11 anni – secondo gli esperti – è a rischio. A dirlo è stato Guido Rasi, ex direttore dell’Ema – l’Agenzia europea del farmaco – e oggi consulente del commissario straordinario Paolo Francesco Figliuolo per la gestione dell’emergenza Covid. Rasi – nel corso della trasmissione Agorà su Rai 3 – ha spiegato perché è così importante premere l’acceleratore sulle vaccinazioni dei bambini: “I più piccoli devono essere vaccinati, innanzitutto per loro stessi perché cominciano a esserci casi preoccupanti: c’è una fascia molto vulnerabile che va dai 3 agli 11 anni. Che è normale, è l’età in cui hanno bisogno di fare esperienza immunitaria, ma l’esperienza del Covid potrebbe essere molto dannosa. Ricordiamo inoltre che i bambini sono quelli che rispondono meglio ai vaccini e tradizionalmente non hanno praticamente nessun problema collaterale. La vaccinazione è intrinseca nello sviluppo immunitario di un bambino”.
Ma non è tutto. Rasi ha spiegato che è importante vaccinare i più piccoli per tutelare anche il resto della popolazione con cui essi entrano in contatto: dai genitori ai nonni. In pratica – secondo l’esperto – se questi soggetti sono protetti, di conseguenza è protetto tutto il resto della popolazione. Del resto, già un paio di mesi fa la Società italiana di pediatria aveva raccomandato con un documento ufficiale la vaccinazione Covid-19 per tutti i bambini e gli adolescenti di età pari o superiore a 12 anni. Questo perché, anche se gli adolescenti sono una fascia d’età tra le meno colpite dal virus, si sono evidenziate gravi complicanze renali o complicanze multisistemiche, conseguenti ad un’infezione anche lieve o asintomatica. E, anche la società pediatrica, non aveva mancato di sottolineare che ,in termini di sanità pubblica, la fascia di età pediatrica e adolescenziale può fungere da serbatoio per la diffusione del virus nell’intera popolazione. Infine, i medici, hanno sostenuto che, vaccinare quante più persone possibili – e, dunque, anche i bimbi piccoli – impedirà al Covid di generare varianti potenzialmente più contagiose o capaci di ridurre l’efficacia degli stessi vaccini in uso. Tesi obiettata da altri esperti secondo i quali, anzi, sarebbero gli stessi vaccini che – creando anticorpi – spingono il virus a dare vita a varianti sempre più aggressive.
Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…
Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…
Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…
Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…
Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…
Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…