La mascherina – dispositivo di protezione individuale ancora obbligatorio nei luoghi al chiuso in Italia – può causare anche danni alla salute. A dirlo un gruppo di scienziati.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono saliti di 2772 unità. Da ieri 37 morti e 4827 guariti. I casi attualmente positivi continuano a diminuire 80.451, -2095 rispetto a ieri. I ricoverati scendono a 2552, – 113 e in terapia intensiva 367 assistiti, -3 da ieri.
Ce ne eravamo forse dimenticati ma, con i primi freddi autunnali, torna anche il raffreddore. Un po’ di gocciolamento fastidioso e via il fastidio. Ma quest’anno potrebbe non essere così. Secondo il professor Massimo Galli, direttore delle Malattie Infettive del Sacco di Milano, se per oltre un anno non abbiamo contratto il raffreddore è merito della mascherina. E forse è così. ma c’è anche il rovescio della medaglia. Un gruppo di scienziati del Regno Unito mettono in guardia: stanno aumentando le infezioni per via – secondo gli esperti – di un indebolimento delle difese immunitarie. Quasi due anni di mascherine e distanziamento sociale ci hanno tutelato dal Covid ma, al tempo stesso, non hanno permesso alle nostre immunità di svilupparsi. Così, paradossalmente, ci ritroviamo con un sistema immunitario più debole e siamo più esposti al rischio di ammalarci. Anche i semplici raffreddori – hanno spiegato i medici britannici – sarebbero molto più intensi del normale.
I raffreddori comuni sono causati da una vasta gamma di virus, tra cui 100 diversi rinovirus, virus respiratorio sinciziale, adenovirus e quattro tipi di Coronavirus non Covid, influenza e parainfluenza. Normalmente l’esposizione occasionale ai virus, in particolare in inverno, aumenta la nostra risposta immunitaria nei loro confronti. Ma se continuiamo a non esporci e a nasconderci dietro le mascherine le nostre fisiologiche difese non lavorano mai. E, restando a riposo per lungo tempo, ne escono sempre più deboli. Un po’ come un muscolo che non viene mai allenato: alla fine si atrofizza. Ma difese immunitarie debole significa maggior rischio di contrarre infezioni in forma severa. Il problema non è stato riscontrato solo nel Regno Unito: anche altri Paesi -Hong Kong e Nuova Zelanda in primis – hanno già visto picchi di raffreddori più aggressivi del solito dopo la fine dei blocchi.
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