Il Covid ha provocato danni in tanti modi in questi quasi due anni di pandemia e le vittime non solo soltanto quelle decedute direttamente con il virus.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono saliti di 2494 unità. Da ieri 49 morti e 3997 guariti. I casi attualmente positivi continuano a scendere 82.546, -1560 rispetto a ieri. I ricoverati sono 2665, -23 e in terapia intensiva 370 assistiti, -4 da ieri.
Covid e salute mentale: i bambini le prime vittime
Che il Covid possa colpire anche i ragazzi e i bambini non è più una novità. E proprio per questo a breve inizieranno le somministrazioni del vaccino anche sui bambini piccoli e molto piccoli dai 5 agli 11 anni. Ma c’è una malattia forse ancor più grave che sta affliggendo i più piccoli e per la quale non è ancora stato scoperto un vaccino: la depressione. Le prime stime mondiali – riportate su Lancet – riferiscono di 53 milioni di casi in più di depressione e 76 milioni di casi in più di disturbi d’ansia direttamente collegati alla pandemia. Ogni anno oltre un milione di persone muore per abuso di sostanze e in concomitanza con il Covid la situazione è ulteriormente peggiorata: un giovane di 18-24 anni su 4 ha dichiarato di aver aumentato l’uso di sostanze per far fronte allo stress causato dalla pandemia e dalle conseguenti restrizioni, limitazioni, stravolgimenti della vita quotidiana e dei rapporti sociali.. Ogni 40 secondi una persona si toglie la vita e nel 2020 i suicidi sono aumentati: solo in Giappone – da giugno a ottobre 2020 – sono cresciuti del 16% rispetto allo stesso periodo del 2019.
E la crisi della salute mentale non risparmia nemmeno i bambini. Secondo le stime di Save the Children, l’83% dei piccoli di tutto il mondo avverte un aumento dei sentimenti negativi e tra i minori sono in crescita i livelli di depressione, ansia, solitudine e autolesionismo. Nei Paesi dove le scuole sono rimaste chiuse per 17-19 settimane, inoltre, il malessere psicologico è aumentato nel 96% dei casi. I dati emergono da un sondaggio condotto su oltre 13.000 bambini in 46 Paesi. Secondo una nuova analisi basata sui dati dell’Oxford Covid-19 Government Response Tracker, dall’inizio della pandemia i bambini di tutto il mondo hanno trascorso in media circa sei mesi totali in casa a causa dei lockdown. La mancanza di stimoli sociali, di momenti di gioco e condivisione con i coetanei può causare danni anche a lungo termine sull’equilibrio psichico di un bambino. A ciò si aggiungono anche le numerose situazioni di violenza domestica che, con la reclusione forzata tra le quattro mura, sono peggiorate. “Stiamo vivendo una crisi globale di salute mentale e i suoi effetti potrebbero essere catastrofici per alcuni bambini“- ha dichiarato Marie Dahl, responsabile dell’Unità di salute mentale Save the Children