Gianna Nannini, come la cantante ha perso sia il dito anulare che quello medio: l’incredibile storia dietro all’evento.
Con grande caparbietà e coraggio, nonostante le sofferenze, Gianna Nanni ha saputo prendersi la scena della musica italiana a suon di canzoni, dischi venduti e concerti in ogni dove.
La cantante, sempre anticonvenzionale e capace in ogni occasione di emozionare, è diventata non soltanto un’ icona femminile del pop rock del nostro paese, ma anche un simbolo di emancipazione e libertà, tanto che alcune sue scelte hanno fatto discutere.
Nel 2010 infatti, all’età di ben 54 anni, è diventata mamma della piccola Penelope dopo un lungo percorso di cure; nonostante l’età avanzata (67 anni) Gianna dona tutto il suo amore alla figlia, che cresce insieme alla moglie Carla, al suo fianco da sempre.
Il suo passato è composto però da diverse storie tristi e traumi, compreso l’incidente avuto a due dita della mano sinistra.
Gianna Nanni, come la cantante ha perso il dito medio e anulare
Prima di iniziare la sua carriera da professionista, Gianna ha per diverso tempo lavorato presso la pasticceria di famiglia a Siena, sua città d’origine; attiva sin da bambina nel decorare torte, arrivò adolescente a continuare a lavorare presso il negozio, guadagnando però molto meno degli uomini.
Controverso il rapporto col padre che, un giorno, vedendola presentarsi in minigonna con una calzamaglia sotto, diede uno schiaffo alla madre (per la mancanza di ‘controllo’ sull’abbigliamento della figlia) e distrusse la gonna tagliandola.
Questo è uno dei motivi per i quali vediamo la cantante indossare sempre i pantaloni; ma non fu questo l’unico trauma vissuto dalla Nannini nella pasticceria di famiglia.
Adoperando la macchina per i ricciarelli, Gianna perse le falangi del dito medio e anulare della mano sinistra; come confessato, finirono nell’impasto per i dolci, ma nessuno li mangiò e vennero trovate troppo tardi per essere riattaccate.
“Cacciai un urlo terribile, la voce roca mi è venuta allora. Poi svenni” spiega la cantante, che confessa come quell’incidente influì inevitabilmente sui suoi studi al conservatorio. “Venni bocciata perché al pianoforte le scale venivano un po’ zoppicanti. Ridiedi l’esame con due piccole protesi di plastica e le unghie finte e lo passai“.
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Coi due milioni pagati dall’assicurazione, Gianna si pagò la “fuga” a Milano, propedeutica per inseguire il suo sogno; per diverso tempo non parlò nemmeno con i genitori, ma la brillante carriera avuta svoltò completamente la sua vita.
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In molti non sanno inoltre che, nel ’94, la Nannini ha ottenuto una laurea presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena approfondendo il rapporto fra corpo, musica e gestualità. Una donna dalle mille risorse, che ha sempre saputo rialzarsi e che ora, felice a Londra, si gode la sua famiglia.