Eretta a monumento di Conegliano, dai cittadini stessi, una Lancia Fulvia del ’70, parcheggiata da quasi 50 anni davanti l’edicola del suo proprietario. Anche il governatore Luca Zaia la ricorda.
Anche Zaia il presidente della regione Veneto si ricorda della mitica Lancia Fulvia di via Zamboni, “era lì quando andavo a scuola“, e il comandante della polizia locale di Conegliano Claudio Mallamace suggerisce di spostarla in una scuola per evitare che venga rimossa, insomma in pochi giorni la Lancia del signor Angelo Fregolent è diventata virale ed è entrata nel cuore di tutti i cittadini di Conegliano. La storia del signor Fregolent, classe 1927, e della sua storica auto, classe 1970, inizia nel ‘74 quando Angelo e sua moglie Bertilla Modolo acquistano l’auto e la parcheggiano di fronte alla loro edicola in via Zamboni; da quel preciso punto l’auto non si è mai più mossa per 47 anni. Prima di prendere in gestione l’edicola, Angelo era un meccanico della Fiat e aveva lavorato nella sua città, poi a Treviso e infine in Germania; poi aveva conosciuto la sua futura moglie Bertilla durante una “festa di famiglia” come ricorda lei, e dopo una sola settimana dal matrimonio nel 1962, aveva preso insieme a lei un’osteria. Dieci anni dopo la decisione di acquistare l’edicola, portata avanti per ben 40 anni, e insieme a lei la Lancia Fulvia.
Antonio racconta che l’auto gli serviva principalmente per raccogliere i quotidiani appena consegnati prima di venderli “quando ho aperto l’attività mi andava bene averla parcheggiata lì di fronte perché facevo scaricare i giornali nel bagagliaio e poi li portavo dentro” ha detto, e di fatto il contachilometri della Lancia è fermo da anni a poco più di 20km, quelli percorsi dal collaudatore della fabbrica. Nonostante la sua immobilità il bollo e l’assicurazione risultano pagati e la carrozzeria, seppur arrugginita, è ancora originale. “L’auto è del 1970 ed è un cimelio” ha precisato Angelo.
Bertilla e Angelo sono felici che si parli tanto della loro vecchia compagna di avventure soprattutto dopo che hanno lasciato la gestione dell’edicola 2 anni fa a causa di una frattura all’anca di Angelo “per noi è un gran regalo, questa attenzione, queste chiacchiere, queste persone che ci vengono a trovare” dicono. Presto però la Lancia Fulvia potrebbe essere spostata a causa del modo in cui è parcheggiata: l’auto infatti è ferma in un parcheggio che sconfina su di un marciapiede “i parcheggi un po’ in strada e un po’ sul marciapiede sono stati realizzati molti anni fa, molto prima del codice della strada 1992” ha spiegato il comandante Mallamace “É chiaro che non possono più rimanere e andranno tolti visto che il marciapiede è fruito dai pedoni e ci sono molti ragazzi che lo usano per andare a scuola”; poi però aggiunge “si potrebbe mettere l’auto in centro al cortile della scuola enologica, dove c’era il pioppo. Un piccolo monumento alla storia della città all’interno della scuola enologica” in questo modo spiega “l’auto non viene buttata via e i due proprietari affacciandosi la vedono.
A rendere famosa questa Lancia Fulvia, un post casualmente apparso su Facebook di Giacomo Dall’Amico, abitante di Conegliano che ha scritto “É lei il vero monumento storico di Conegliano, il nostro patrimonio dell’Unesco, l’eredità dei nostri nonni che tutti i bimbi di Conegliano dovrebbero studiare sui banchi di scuola” e la omaggia così proponendo anche una raccolta fondi per riportarla al suo antico splendore “Proprio per questo sto organizzando una raccolta fondi che servirà a finanziare un restauro completo della Fulvia”.
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