A volte, purtroppo, i bambini diventano oggetto di contesa familiare. Come è accaduto per il piccolo Eitan – l’unico sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone – sottratto dal nonno materno alla zia paterna e portato in Israele. E, forse, è quanto sta accadendo anche a David, un bambino di appena 5 anni che martedì 5 ottobre, a Padova, è stato strappato dalle braccia della sua mamma mentre la donna lo stava portando all’asilo. A rapire il bimbo – in base alle dichiarazioni della madre – sarebbe stato il padre, insieme ad alcuni complici. La madre non ha potuto fare nulla: due uomini l’hanno immobilizzata, mentre quello che lei ritiene fosse l’ex compagno le strappava di mano il bambino. Quindi il piccolo sarebbe stato fatto salire su una vettura: al volante c’era un quarto uomo che ha spinto sull’acceleratore ed è fuggito a tutta velocità. Ora – a distanza di due giorni – i Carabinieri hanno ritrovato il furgone utilizzato per rapire il piccolo ma di David nessuna traccia.
Il mezzo – con targa romena – era stato lasciato a Limene – Padova – in via Martin Piva, all’altezza del civico 8, dove ha sede un’officina. Il veicolo è stato portato in una zona protetta per i rilievi tecnici necessari. Pertanto viene a cadere la versione di un testimone che sui social aveva detto di aver visto il furgone parcheggiato in provincia di Gorizia e che faceva supporre che i rapitori volessero portare il bambino in Slovenia. I militari, intanto, proseguono nelle ricerche dei sequestratori e del bambino. Ieri la mamma – una ragazza di 26 anni con doppia nazionalità moldava e romena – è tornata in caserma per fornire un quadro più chiaro dei fatti. Ha postato anche un appello su Facebook perché chiunque abbia notizie la aiuti a ritrovare il figlio. Nei sui appelli alla stampa e in televisione ha spiegato di avere paura per ciò che potrebbe accadere al suo bimbo: “Il bambino ha paura di suo padre, non lo conosce, non lo vede da tre anni. Lui è un uomo molto pericoloso, un delinquente. Per favore aiutatemi a trovare il mio bambino, sono disperata”. È caccia all’uomo in Italia e all’estero. L’ex marito della donna vive a Bucarest, in Romania. Tre anni fa, la giovane aveva ottenuto l’affido del piccolo.
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