I banchi monoposto dovevano far parte di una strategia per contrastare il Covid-19 nelle scuole, ma a distanza di poco più di un anno si sono rivelati uno spreco di denaro e ora anche pericolosi.
Sembrava la rivoluzione del secolo quella dei banchi monoposto e a rotelle annunciata a suo tempo dall’ allora ministro dell’ Istruzione Lucia Azzolina e dal commissario straordinario per l’ emergenza Covid Domenico Arcuri. Purtroppo, però, per le tasche dello Stato e ancor più dei cittadini, si sono rivelati essere completamente inutili, costringendo molti dirigenti scolastici ad accantonarli sin da subito, considerandoli scomodi e impraticabili. Tale spreco di denaro è stato importante considerando che poi il Governo aveva optato per la Didattica a distanza e la cosa ancor più grave riguarda la scoperta che tali banchi non sono a norma di legge.
Più precisamente i banchi monoposto della Nautilus, che si era aggiudicata il bando assieme ad altre 10 imprese, sono stati definiti non conformi alla normativa antincendio.Ora, con una determina del 21 settembre disposta dal generale Figliuolo, se ne è disposto il ritiro ufficiale dalle scuole per un costo di 170 mila euro che si vanno sommare ai 9 milioni spesi dal Ministero per acquistarli. Nella testo si legge: “A seguito di specifiche analisi merceologiche è emerso che gli arredi scolastici forniti dalla ditta Nautilus hanno evidenziato la non conformità degli stessi alle normative in materia di sicurezza antincendio, impedendone l’ uso ed imponendone il ritiro dagli istituti scolastici ove erano stati distribuiti al fine di eliminare i possibili rischi in caso di incendio”.
Una batosta non indifferente che evidenzia un ennesimo fallimento della strategia anti Covid adottata dal Ministero dell’Istruzione. Un indicibile spreco di denaro: Nautilus e il Governo italiano hanno stipulato, infatti, due contratti: uno da 2,2 milioni e uno da 7 milioni per complessivamente 70 mila sedie e 110 banchi monoposto. I banchi ora dovranno essere eliminati con urgenza dalle scuole e deposti in qualche magazzino individuato dal Ministero della Difesa in attesa di future disposizioni dall’alto. Intanto l’ex Ministro sui social contesta la notizia, polemizzando sul tema con Giorgia Meloni “Nessun banco è stato ritirato – afferma – invece di pensare agli arredi scolastici e scrivere falsità, farebbe meglio a preoccuparsi dei gravi fatti emersi dall’inchiesta su Fratelli d’Italia” La stessa, rispondendo ad un utente, Azzolina contesta come falso un servizio del TG4 sul tema