La giovane carabiniera è riuscita a salvare una madre di Belluno che era sospesa nel vuoto su un ponte tibetano. Dopo il salvataggio: “Ci siamo strette forte e abbiamo pianto insieme.”
Provincia di Belluno, Cortina d’Ampezzo. Una madre di tre figlie si è seduta su un ponte tibetano con le gambe a penzoloni, sospesa nel vuoto, pronta per un gesto disperato fortunatamente rimasto incompiuto, grazie all’intervento di una giovane carabiniera.
Dei passanti l’hanno vista, seduta da sola sul parapetto del ponte tibetano, con le gambe a penzoloni, erano le 8:00 di mattina di lunedì 4 ottobre. Allarmati hanno chiamato i carabinieri. Una donna, madre di tre figli, voleva compiere un gesto estremo, buttandosi nel vuoto profondo 80 metri. Sotto di lei, il bosco e il canale del comune di Perarolo, in provincia di Belluno. All’arrivo dei carabinieri di Cortina d’Ampezzo, la donna ha subito chiesto agli agenti di non avvicinarsi. Così, Martina Pigliapoco, carabiniera giovanissima, ha iniziato a parlare con lei, cercando di avvicinarsi un po’. Martina si è poi seduta sul ponte per rassicurarla e per cercare di instaurare una conversazione che convincesse la donna a non compiere quel gesto tanto disperato.
Le due hanno parlato dei problemi economici – che hanno spinto la madre di tre figli a sedersi su quel ponte, – di figli, dell’essere mamma, di quanto possa essere difficile questo ruolo ma anche dell’enorme vuoto che avrebbe lasciato se si fosse buttata. Le parole di Martina Pigliapoco hanno avuto l’effetto desiderato e proprio grazie a quest’ultime, la donna si è alzata ed è rientrata nel lato sicuro del parapetto, rinunciando fortunatamente ad attuare ciò per cui era andata sul quel ponte. Una volta al sicuro, Martina ha abbracciato la donna, che l’ha ringraziata e che poi ha dichiarato: “ci siamo strette forte e abbiamo pianto insieme. È stata una vittoria per entrambe.”
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Bergamo, bambino di tre anni non riesce a dormire. E salva la vita dei genitori