Vaccinato in Italia il primo medico con la terza dose: “Non mi capacito di tanta fortuna”

A Torino vaccinato il primo medico con la terza dose del farmaco anti Covid. Il dottore è molto entusiasta e spiega il perché.

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid sono saliti di 2466 unità. Da ieri 50 morti e 4210 guariti. Continuano a scendere i casi attualmente positivi: 90.299, -1797 rispetto a ieri. Tornano a calare i ricoverati: 2968, -64. Diminuiscono anche gli assistiti in terapia intensiva:433, -4 da eri.

Torino, primo medico riceve terza vaccinazione

Si chiama Ezio Ghigo il primo medico italiano a cui è stata inoculata la terza dose del vaccino anti Covid. Il sanitario è Direttore del dipartimento di medicina di Città della Salute a Torino. E’ stato vaccinato per la terza volta alle Molinette. Il medico si è dimostrato non solo fiducioso ma anche entusiasta di essere stato lui il primo: “Non sapevo di tanta fortuna. E’ sicuramente un’opportunità che ho accolto con entusiasmo. Non solo per il valore simbolico ma anche per tutelare la nostra salute e quella degli altri“- queste le parole di Ghigo.

L’esperto, infatti, non comprende come mai ci siano suoi colleghi medici che rifiutano non solo la terza ma pure le prime due dosi del vaccino. “E’ difficile comprendere chi non vuole vaccinarsi. la forza delle evidenze è schiacciante. La mia generazione per fortuna ha fatto il vaccino obbligatorio anti Polio. Io credo che verrà proposta la terza dose a tutti per estendere l’immunità e per potenziarla. Non sono un immunologo né un virologo ma ci sono evidenze che con la terza dose non solo si estende la protezione ma la si potenzia”. Va ribadito, comunque, che, anche dopo due o tre dosi di vaccino resta possibile contrarre il virus e, quindi, contagiare altre persone. Di recente un collega di Ghigo, il dottor Giorlandino, ha espresso un parere del tutto diverso in merito alle terze dosi. Il medico ha spiegato che il Governo sta somministrando le terze dosi semplicemente perché non sa più cosa fare. A detta dell’esperto la terza dose aumenterebbe il numero di anticorpi ma contro un virus che, ormai, non è più in circolazione. In pratica i vaccini che vengono iniettati sono stati tarati per una variante del virus ma, oggi ne circola un’altra.

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