Smart working: Draghi stabilisce un bonus da €1000 per chi lavora la casa. Vediamo insieme di cosa si tratta e chi può richiederlo.
Anche questo per questo anno, è stato stanziato un finanziamento per i lavoratori da casa: il famoso e tanto discusso lavoro in “Smart Working“.
Da quasi 2 anni decine di migliaia di lavoratori trasformano le proprie case in ambienti lavorativi più o meno professionali, con tutte le difficoltà del caso. Le case sono diventati uffici mobili: le cucine, salotti, camerette, terrazzi e giardini sono diventati postazioni improvvisate di lavoro.
LEGGI ANCHE—>I PARCHI DIVERTIMENTO SI RIBELLANO A DRAGHI: ARRIVANO I PRIMI NO AL GREEN PASS
Questo finanziamento ha lo scopo di aiutare i lavoratori in “Smart Working” nell’acquisto degli strumenti necessari a rendere le nostre abitazioni ambienti lavorativi meglio assortiti.
Rispetto al 2020 la cifra destinata ad ogni dipendente è raddoppiata, arrivando al valore di circa 516 Euro.
Questo bonus non va confuso con il bonus per l’acquisto di un portatile, che resta sempre in vigore e può essere associato al bonus Smart Working, consentendo di avere un budget totale di circa 1000 Euro.
Per accederci la persona non avrà bisogno di presentare alcuna documentazione: in aggiunta il bonus ricevuto non sarà calcolato sul reddito annuo e quindi non inciderà sul 730 e sull’ISEE.
Smart Working: nuovo bonus da 1000 euro
Il finanziamento non è indirizzato direttamente al lavoratore, ma viene consentito alle società di aderirne per poter aiutare i propri dipendenti ad ottimizzare le loro postazioni di lavoro casalinghe.
Secondo le prime informazioni in merito, la cifra sarebbe erogata dalla società sotto forma di Fringe benefits. Nonostante il budget sia aziendale, il materiale che sarà acquistato sarà di proprietà del dipendente che ne potrà disporre a proprio piacimento.
La sovvenzione erogata sotto forma di “Fringe Benefits”, consente l’acquisto di solo materiale inerente le attività lavorative.
LEGGI ANCHE—>FORSE E’ UNO SPRECO, MA IL REDDITO DI CITTADINANZA RESTA: ANCHE A DRAGHI PIACE
L’azienda che aderirà a questa iniziativa, oltre ad aiutare in maniera pro-attiva i propri dipendenti consentendo di migliorare la qualità del loro lavoro, avrà degli sgravi fiscali.
Infatti, se l’importo utilizzato dal dipendente non supererà la quota prevista di 516,46 Euro, l’azienda non vedrà applicata la solita tassazione sull’importo: nel caso specifico la tassazione sulla cifra erogata al dipendente sembra essere pari a 0! Come dire.. un vantaggio per tutti!
Come in tutte le belle storie, qualche lato negativo ci scappa sempre: non tutte le aziende avranno la possibilità di accedere a queste sovvenzioni