Mario Draghi rilancia: per alcune persone è in arrivo un doppio Reddito di Cittadinanza

Per molti italiani il Reddito di Cittadinanza raddoppierà a partire da settembre. Vediamo chi saranno i fortunati che riceveranno un doppio accredito.

Getty Immages/Filippo Monteforte

Nonostante le indagini della Guardia di Finanza continuino a scovare continui furbetti del Reddito, a settembre il sussidio raddoppierà. Infatti, oltre alla consueta mensilità, in molti casi si aggiungerà l’ assegno unico temporaneo: un sussidio transitorio previsto per quei nuclei familiari che hanno maturato i requisiti di legge relativi ai figli minorenni. L’assegno verrà elargito in base al numero dei figli. L’importo non sarà uguale per tutti ma differirà a seconda che in famiglia ci siano uno o due figli minori o almeno tre figli minori. In quest’ultimo caso – famiglia con tre o più figli minorenni – se si presenterà un’Isee inferiore ai 7mila euro annui, l’importo dell’assegno verrà ulteriormente aumentato del 30%. Al contrario, più l’Isee aumenta più il sussidio decresce. Per poterne beneficiare, in ogni caso – a prescindere dal numero di figli minorenni a carico – non si possono superare i 50mila euro l’anno. Nell’ipotesi che i figli minori siano anche diversamente abili, l’assegno aumenterà di 50 euro per ogni figlio con problemi. In caso di genitori separati legalmente o divorziati con affido condiviso, il pagamento è diviso al 50 per cento tra i due genitori, oppure effettuato all’unico genitore richiedente in presenza di un accordo tra di loro.

Hanno diritto al sussidio i lavoratori autonomi, i disoccupati, i coltivatori diretti, i mezzadri e i titolari di pensione da lavoro autonomo. Per ottenere il beneficio sarà necessario inoltrare la domanda online sul sito dell’Inps, allegando una dichiarazione Isee aggiornata. È indispensabile possedere o l’identità digitale Spid o la carta d’identità elettronica, Cie. In alternativa, per i cittadini poco avvezzi ad usare Internet, si potrà usufruire del Contact center integrato, chiamando il numero verde 803 164 o il numero 06 164 164, da rete mobile. Infine, per chi riscontrasse problemi nel presentare domanda, ci si potrà rivolgere ai patronati.

 

 

 

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