Massimo Moratti dona lo stipendio di un anno agli operai in cassa integrazione

Incredibile gesto dell’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti che ha deciso di donare il suo stipendio agli operai in cassa integrazione.

Getty Immages/Pier Marco Satta

Per i lavoratori – un po’ di qualunque settore – non è certo un bel periodo. Prima i lockdown, poi le chiusure nelle zone rosse e ora l’obbligo di presentare il Green Pass. Molti rischiano di vedersi sospendere lo stipendio. C’è tuttavia chi, ancora, è capace di gesti di umanità e solidarietà meravigliosi come Massimo Moratti, presidente della Saras, nonché ex presidente dell’Inter. Moratti ha infatti ha deciso di donare il proprio stipendio annuo – la bellezza di un milione e mezzo di euro – per aiutare gli operai in cassa integrazione della sede di Sarroch – in Sardegna – della sua azienda petrolifera. Grazie a questo bellissimo gesto dell’ex presidente dell’Inter, per i prossimi tre mesi ogni dipendente – ad eccezione dei dipendenti – riceverà un aumento in busta paga di 150 euro.

Moratti ha scritto una lettera indirizzata a tutti i dipendenti nella quale li ringrazia per i loro sacrifici: “Vi ringrazio per i sacrifici che state facendo che, certamente, sono di grande aiuto per il superamento di un periodo difficile. Mi permetto, per questo, di mettere a disposizione il mio emolumento annuo che almeno vi consentirà di alleviare, almeno in parte, il peso della cassa integrazione”. Se Moratti non avesse scelto di donare il suo stipendio, quello dei suoi lavoratori sarebbe stato ridotto a causa della cassa integrazione. Come tanti altri settori infatti, anche quello della raffinazione del petrolio – in cui opera la Saras – ha subito gli effetti della pandemia, con una conseguente riduzione dell’attività di fabbriche e impianti. Motivo per cui anche la Saras è stata costretta a ricorrere all’avvio della cassa integrazione di due giorni al mese per i dipendenti. Il rappresentante sindacale dell’azienda, Stefano Fais, ha commentato così il gesto del presidente: “Non ho mai visto un’iniziativa simile in nessuna realtà imprenditoriale”

 

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