Sembrava una caduta accidentale quella del piccolo Samuele ma oggi la tristezza si trasforma in rabbia perché il caso si trasforma in omicidio
Inizialmente si era ipotizzato che Samuele Gargiulo, 4 anni, si fosse arrampicato sulla ringhiera del suo balcone grazie agli spazi nella trama di ferro dell’impalcatura. Oggi ad un giorno dalla tragedia si parla di omicidio. Dalle prime ricostruzioni dell’accaduto Samuele era in casa con la mamma, incinta di 8 mesi, quando si è allontanato da lei ed è uscito in balcone. La madre dalla cucina non si sarebbe accorta di nulla fino a quando non ha sentito il tonfo e le urla dei passanti. Ad oggi però la situazione è cambiata, perché in casa con loro quel giorno c’era anche il domestico, Mariano Cannio, un 38enne di Napoli ora principale indiziato dell’omicidio.
L’uomo era incensurato e ha dei seri problemi psichici, e secondo le ipotesi degli inquirenti avrebbe preso il bambino e lo avrebbe lanciato dal balcone approfittando dell’assenza della madre. Al momento la procura di Napoli avrebbe richiesto il fermo per l’uomo, mentre proseguono le indagini a suo carico. Cannio era una persona molto conosciuta agli abitanti del quartiere di via Giuseppe Piazzi, una traversa di via Foria, dove anche lui viveva, e molte famiglie si fidavano di lui, tra cui la famiglia del piccolo Samuele.
Subito dopo la vicenda la mamma del piccolo, ancora sotto choc, non aveva detto agli inquirenti che in casa con lei c’era anche il domestico, poi il giorno dopo durante un ulteriore interrogatorio il ricordo di quel giorno si è fatto più chiaro. Dopo la caduta le condizioni di Samuele sono apparse gravissime da subito, e purtroppo i soccorsi non sono riusciti a salvarlo: nonostante la corsa disperata dell’ambulanza del 118 verso l’ospedale Vecchio Pellegrini, scortata anche da alcuni agenti della polizia in moto, per Samuele non c’è stato niente da fare. Il piccolo è morto per la gravità delle ferite riportate. La famiglia al momento non ha rilasciato nessuna dichiarazione, ma gli abitanti del quartiere scioccati e commossi, si sono stretti intorno a i genitori e hanno portato fiori bianchi e peluches nel punto in cui Samuele è caduto; “É un dolore troppo forte, non riesco a immaginare il dolore dei genitori e della mamma che è anche incinta, povera donna” ha commentato una signora. La famiglia di Samuele era molto conosciuta nella zona e ora le preghiere e i pensieri della comunità sono tutti per loro, mentre sale la rabbia nei confronti del domestico, che nega di averlo lanciato seppure conferma di averlo preso in braccio mentre erano sul balcone.
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