Per Walter Onichini macellaio di Legnaro in Provincia di Padova è arrivata la conferma della condanna: 4 anni e 10 mesi per aver sparato al ladro che tentava di rubagli l’auto.
É la notte del 22 luglio 2013 quando Walter Onichini, macellaio di Legnano in provincia di Padova, sente dei rumori provenire dal giardino della sua abitazione; in casa con lui solo la moglie e i figli e allora Walter decide di uscire in giardino per controllare. Davanti a lui un ragazzo albanese di 24 anni Elson Ndreca sta tentando di rubargli l’auto. Il macellaio a questo punto afferra il fucile e gli spara due colpi alle spalle, ferendolo. Fino a qui potremmo parlare di legittima difesa, ma Walter commette un errore molto grave, forse preso dall’ansia o forse perchè semplicemente non sapeva cosa fare in quel momento: prende il ragazzo lo carica in macchina e lo abbandona nei campi. L’uomo quei campi li conosceva bene perché avendo una azienda agricola erano il suo pane quotidiano. Otto anni dopo la vicenda arriva la conferma della sentenza emessa al tempo: tentato omicidio. Walter dovrà scontare 4 anni 10 mesi e 27 giorni di carcere. I giudici dopo aver esaminato la dinamica dei fatti hanno decretato che il caso del macellaio non può essere categorizzato come eccesso di legittima difesa, e non hanno ceduto quindi alle richieste della pubblica accusa di derubricare il reato a lesioni colpose. Secondo la Cassazione Walter sparò per uccidere, in quanto il ladro aveva già iniziato a fuggire tanto che i colpi lo hanno raggiunto alla schiena. Ndreca è stato condannato a 3 anni e 8 mesi, ne ha scontata una parte ma al momento non è più sul suolo italiano e non si hanno più sue notizie. La storia di Walter è ovviamente divenuta con il tempo l’esempio perfetto per quella parte della politica che inneggia alla legittima difesa come diritto inalienabile, non importa con quali mezzi venga perseguita. La realtà però è ben più complessa di un semplice slogan e ne abbiamo la prova con il caso di Marco Franzoni tabaccaio di Padova accusato di aver ucciso un ladro mentre tentava di irrompere nel suo esercizio commerciale.
La moglie di Onchini, Sala Scolaro ha commentato delusa la vicenda “solo chi l’ha provato sulla propria pelle può capire cosa significhi svegliarsi nel cuore della notte con dei criminali in giardino, e sapere che la tua famiglia, i tuoi figli, sono in casa. In quella situazione di stress, al buio, non si può pretendere che una persona agisca in modo perfettamente razionale, che riesca a valutare con lucidità ogni dettaglio. Perfino il procuratore generale l’aveva capito, ma i giudici non l’hanno ascoltato”. Intanto sui social crescono i sostenitori del macellaio che sono pronti a sostenerlo nelle prossime fasi.