Nettuno, profanate 4 tombe e portati via i resti di caduti della Repubblica Sociale

Vandalizzate a Nettuno (Roma) le tombe di due combattenti della X Mas all’ interno dell’ unico sacrario dedicato ai caduti della Repubblica Sociale Italiana.

Sono state violate e trafugate due tombe contenenti i resti di soldati caduti della X Mas, mentre sono andati a vuoto altri tentativi di profanare tre urne. Quello di Nettuno, è l’ unico cimitero concesso ai caduti delle Rsi, non senza polemiche e lamentele di chi non vorrebbe nemmeno concedere un simile trattamento “ai nemici sconfitti”. Sono già al lavoro la Compagnia dei Carabinieri di Anzio, i quali hanno formulato diverse ipotesi: dal semplice sfregio e atto vandalico, alla pista politica, alla richiesta di riscatto e al meno probabile rito satanico. Nessun testimone è in grado di riferire sui nella zona e sembra non ci sia nessuna telecamera di sorveglianza utile per cercare di scoprire gli autori della profanazione.

Sul posto si sono recate in gesto di solidarietà diversi esponenti politici, come il consigliere di Fratelli d’ Italia Genesi D’ Angeli che ha definito l’ episodio come “un gesto vergognoso” auspicando che i responsabili vengano presto trovati e puniti.

I resti trafugati appartengono a Vittorio Rolandi Ricci, nipote dell’ omonimo ministro di Mussolini e quello di Pietro Rossetti, mentre è stato distrutto il loculo del comandante del battaglione Barbarigo, Umberto Bardelli. Sull’ accaduto è intervenuto anche il sindaco di Nettuno, Alessandro Coppola con parole durissime: “Di fronte a tali gesti si resta incredibilmente nauseati: profanare una tomba, indipendentemente dal colore politico, è sempre deplorevole. Un atto ignobile che condanno fermamente”.

Il sindaco ha aggiunto: “Le forze dell’ordine sono al lavoro, le indagini in corso, mi auguro che possano essere trovati al più presto gli autori di questo gesto infame”. Nell’ aria vi è sempre un clima di minor rispetto verso i luoghi di riposo dei defunti: basti pensare ad altri episodi incresciosi come quello accaduto nel Cimitero del Verano dove le tombe sono state usate per nascondere droga e cocaina.

Sul fatto ha presentato un’ interrogazione al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini Fabio Rampelli di FdI esprimendosi in tal senso: “La Seconda guerra mondiale è finita 70 anni fa e i morti hanno diritto a riposare in pace”, mentre è intervenuto il vicepresidente del gruppo Forza Italia alla Camera, Matteo Perego. “La memoria della storia militare del nostro Paese dovrebbe essere un valore condiviso e questi atti osceni vanno fermamente condannati“. Dura condanna dunque dal mondo politico su una vicenda tanto delicata sulla quale si auspica si faccia luce.

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