Giuseppe Pantaleo, professore di francese si è presentato a scuola esibendo un certificato medico di esenzione dal vaccino che il Dirigente scolastico non ha ritenuto accettabile.
In questi giorni sta infuocando l’ obbligo del Green Pass per i docenti che intendono riprendere il servizio a scuola. Movimenti spontanei di insegnanti si sono attivati presso i vari tribunali amministrativi per chiedere la sospensione della misura. Proprio il TAR del Lazio si è recentemente pronunciato ritenendo legittima la misura imposta dal Governo e riconoscendo allo stesso tempo la misura alternativa del tampone, ma a pagamento degli insegnanti stessi.
Ma i prof “No Green Pass” non si sono rassegnati a tali indicazioni ed accaduto ciò che era prevedibile: in particolare un prof di francese del Curie-Levi di Torino, Giuseppe Pantaleo, si è presentato nuovamente a lavoro esibendo un esenzione da vaccino che il Dirigente scolastico aveva già respinto: “Senza Green Pass non si entra“.
L’insegnante, infatti, dopo essere stato respinto, ha presentato denuncia nei confronti del dirigente per abuso d’ufficio e si è presentato nuovamente a lezione munito del suo certificato di esenzione. Ancora una volta questo non è risultato accettabile, poichè non firmato dal medico curante di Pantaleo. Quest’ultimo avrebbe dichiarato: “Sia chiaro che non sono io che esco, ma sono loro a farmi uscire. Non ho intenzione di occupare la scuola ma ora torno in caserma.”
Il professore ha ribadito in quella occasione di essere disposto a fare il tampone, ma solo a condizione che lo facciano tutti, vaccinati compresi “perchè nemmeno loro sono immuni” dal contagio. Il dirigente l’ha invitati ad allontanarsi, e al rifiuto di Pantaleo di obbedire ha chiamato le Forze dell’Ordine che hanno scortato fuori l’ uomo. Questo rappresenta il primo caso in Italia in cui ad un professore “no green pass” viene impedito di tornare in funzione. Ma data la tematica, particolarmente sensibile, che tocca vari diritti fondamentali, tra cui quello della libertà personale, il diritto alla salute e incolumità pubblica, si prevedono altre tensioni sociali di questo calibro.
E intanto, nonostante in buona parte dei Paesi la vaccinazione abbia raggiunto ottime percentuali, il contagio pare che il Green Pass non basti: si stimano 10mila casi al giorno tanto da convincere alcuni stati-esempio, come Israele, a ricorrere alla terza dose di vaccino.
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