Il sottosegretario della Cisl Sbarra chiede il vaccino obbligatorio per tutti. Andrea Costa non ne vuole sapere, mentre il ministro Orlando non esclude la possibilità. Tutto quello che è saltato fuori dal Meeting di Rimini.
Al termine dell’incontro del Meeting di Rimini possiamo fare le somme di quello che si è detto a proposito delle prospettive e gli sviluppi delle vaccinazioni nel sistema sanitario. Ad incontrarsi e parlare il sottosegretario della Cisl – Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori – Luigi Sbarra, il sottosegretario alla salute Andrea Costa e il ministro del Lavoro Andrea Orlando. I tre hanno parlato della possibilità e dell’ipotesi di disporre l’obbligo di vaccino per tutti i cittadini italiani. Quelle che sono venute fuori sono opinioni contrastanti, alcune analoghe ad un secco no, altre più flessibili.
Secondo il sottosegretario della Cisl Luigi Sbarra, obbligare per legge tutti i cittadini, quindi non solo alcune categorie di lavoratori, alla somministrazione del vaccino anti covid è una forma più che necessaria per uscire il prima possibile dal vortice della pandemia. Indispensabile per far tornare il paese in carreggiata e “ritrovarsi sulla via dello sviluppo e della ripartenza occupazionale.” Secondo Sbarra infatti “l’interesse generale deve prevalere” e chiede al Governo e al Parlamento di assumersi le proprie responsabilità approvando una legge per disporre l’obbligo di vaccino a tutti i cittadini, e così facendo “la Cisl sosterrà questa impostazione.”
Sbarra non trova il sostegno di Costa: per lui è “l’ultima delle ipotesi”
Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa non è d’accordo con le parole del portavoce della Cisl. Per lui una legge che obbliga i cittadini a vaccinarsi è “l’ultima delle ipotesi da prendere in considerazione” e spiega anche il perché: “le persone fino a oggi hanno dimostrato un grande senso responsabilità. Abbiamo superato i 36 mln di vaccinazioni, siamo i secondi in Europa. Dobbiamo continuare a veicolare un messaggio di fiducia.”
“Ci siamo posti l’obiettivo di raggiungere l’80 per cento dei vaccinati entro la fine di settembre” continua Costa fiducioso, “adesso siamo al 67 per cento. Mi sembra che le cose stiamo andando bene. Siamo di fronte a numeri che ci fanno ben sperare e confidare nel senso di responsabilità degli italiani.” Il sottosegretario alla salute conclude con un commento che lascia, forse, intravede uno spiraglio alla richiesta di Sbarra: “se non raggiungiamo l’obiettivo il governo è pronto a riconsiderare la situazione.”
Orlando non si tira indietro
Il ministro del Lavoro Andrea Orlando invece non esclude la possibilità di una legge per l’obbligo del vaccino. Per lui “tutti gli strumenti in grado di contrastare la pandemia, nel rispetto – ovviamente – della Costituzione, e sentite le autorità scientifiche, vanno percorsi.” Premette che questa è la sua personale opinione e alla domanda secca e diretta “quindi lei è favorevole?” Lui risponde “sono favorevole a esplorare tutte le soluzioni che consentano di mettere quanto più possibile in sicurezza gli italiani.”
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