Presto avremo 10mila casi al giorno: vaccino obbligatorio o Green Pass pesante, dice Pregliasco

Il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, prende una posizione netta sull’ipotesi di rendere obbligatorio il vaccino anti Covid.

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali sono saliti di 7221 unità. Da ieri 43 morti e 5839 guariti. I casi attualmente positivi salgono a 137.57, +1333 rispetto a ieri.

I ricoverati sono 459, +36 mentre in terapia intensiva 503 assistiti, +4 da ieri.

Pregliasco: “Vaccino obbligatorio o Green Pass pesante”

Dopo il via libera al vaccino Pfizer da parte della FDA – Food and Drug Administration – in Italia inizia a profilarsi l’ipotesi di rendere obbligatorio il vaccino. Argomento che vede contrapporsi il Partito Democratico – favorevole all’obbligo – e la Lega assolutamente contraria. Ad esporsi sulla questione anche i medici. Tra i sostenitori del vaccino obbligatorio il virologo dell’Università Statale di Milano, il professor Fabrizio Pregliasco. L’esperto prevede un considerevole aumento di casi di Coronavirus con la riapertura delle scuole. Per questa ragione propone o di rendere obbligatorio il siero anti Covid o di stringere ulteriormente sul Green Pass che già, a partire dall’1 settembre, diventerà indispensabile anche su diversi mezzi di trasporto pubblici. “Per avere un autunno-inverno gestibili dovremmo raggiungere una quota di vaccinati il più vicino possibile al 90%, l’80% potrebbe essere l’obiettivo minimo. E visti i numeri attuali mi pare difficile arrivarci entro settembre quindi valutare un obbligo per gli over 40 o un green pass pesante, è una questione di buonsenso” – il commento di Pregliasco.

Insomma, per lo scienziato, “tertium non datur”, le uniche due scelte sono queste ma il medico ritiene più semplice rendere obbligatorio il vaccino poiché renderebbe più facile il tracciamento, ovvero la distinzione tra vaccinati e non mentre il Green Pass può essere rilasciato anche dopo un tampone negativo. Il professore ritiene che la necessità di una stretta sui titubanti sia frutto di una constatazione: il vaccino è efficace, sta dimostrando di esserlo ancora anche con le varianti e – a suo dire – il profilo di sicurezza sembra ben consolidato. Tuttavia – come hanno ribadito più volte l’Istituto Superiore della Sanità e l’Organizzazione Mondiale della Sanità – anche dopo due dosi è comunque possibile contrarre il Covid e contagiare altre persone. E non sono mancati casi di soggetti deceduti di Covid anche dopo le due iniezioni vaccinali.

Infatti anche Pregliasco ammette che il prossimo autunno anche i vaccinati saranno a rischio: “Quando con la riapertura delle scuole ci sarà un altro colpo di coda del virus e torneremo ad avere 10mila contagi al giorno sarà più impegnativo. Avremo due pandemie, quella dei vaccinati e quella dei non vaccinati con caratteristiche diverse in termini di pesantezza degli effetti”. E Pregliasco non è certo l’unica voce a favore del vaccino obbligatorio. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’immunologo Sergio Abrignani, anche lui della Statale di Milano il quale ha asserito: “Grazie ai vaccini l’estate non è stata catastrofica. Sono favorevolissimi, proporrei l’obbligo vaccinale per tutta la popolazione. Dovrebbe essere un dovere di un Paese che tiene alla salute pubblica. Poi magari non si farà per motivi più politici che scientifici”.

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