Non solo stipendio sospeso per chi rifiuta il vaccino. Brutte sorprese anche per i lavoratori che contraggono il Covid.
“Punizioni” pecuniarie non solo per gli insegnanti no vax i quali potranno vedersi sospeso lo stipendio dopo pochi giorni di assenza da lavoro ritenuti ingiustificati. Anche i lavoratori che contrarranno il Covid o verranno a contatto con persone positive e che, dunque, dovranno osservare il periodo di quarantena, avranno brutte sorprese in busta paga. Infatti è notizia degli ultimi giorni che l’Inps non riconosce più la quarantena come malattia. Lo ha fatto per tutto il 2020, grazie a uno stanziamento del governo Conte II di 663,1 milioni. Ma non potrà più farlo nel 2021 perché l’indennità da quarantena – la copertura di stipendio e contributi per i giorni di assenza – non è stata più rifinanziata dall’attuale Esecutivo di Mario Draghi. Pertanto, in caso un dipendente dovesse restare a casa a causa del virus – anche fosse già vaccinato con due dosi – il suo stipendio potrà subire una decurtazione fino a mille euro.
Unimpresa ha calcolato che si può arrivare fino a mille euro in meno in busta paga per due settimane di assenza. A rischio potrebbero essere già oltre 200 mila lavoratori che sono stati in quarantena nei primi sei mesi di quest’anno e per i quali non c’è più la copertura Inps. Un problema molto serio, che riguarda una platea di lavoratori molto ampia, che ha già messo in allarme i sindacati i quali chiedono un intervento urgente da parte del Governo. Considerando che neppure due dosi di vaccino anti Covid mettono al riparo dal rischio di contrarre l’infezione virale né, di conseguenza, di contagiare altri, il numero dei lavoratori “condannati” alla quarantena e al taglio dello stipendio sembra destinato a salire ulteriormente. Il rischio – di contro – è che molti dipendenti, pur sapendo di essere positivi o di essere entrati in contatto con persone positive, si rechino ugualmente a lavorare per non vedersi ridurre drasticamente lo stipendio.