Nella bufera il colosso della moda Burberry che ha liquidato i dipendenti con una mail scioccante.
Se la bolognese Logista ha dato almeno un weekend di tempo ai propri dipendenti per rendersi conto di non avere più un lavoro, il colosso della moda Burberry ha battuto tutti i record: cinquantasette minuti. Questo il tempo che i malcapitati hanno avuto per rispondere a una mail nella quale veniva loro chiesto di scegliere se acconsentire al licenziamento percependo un’indennità oppure essere licenziati senza alcuna indennità di uscita. A denunciarlo sono stati i sindacati che stanno seguendo il caso dei licenziamenti dei dipendenti dei due negozi del marchio Burberry che si trovano all’interno del centro commerciale FoxTown di Mendrisio.
Alla fine di giugno Burberry aveva comunicato ai dipendenti un possibile licenziamento collettivo a cui sarebbe seguita una possibile consultazione. Nulla a che vedere con l’introduzione dell’obbligo del Green Pass o con la questione vaccino, pertanto. I sindacati Unia e OCST avevano incontrato i dipendenti e ricevuto formale mandato di rappresentanza. Tuttavia – secondo quanto dichiarato dalle due sigle sindacali – l’azienda avrebbe preferito discutere singolarmente con i collaboratori in una modalità – a dir loro “riprovevole” in cui avrebbero fatto leva sulla paura di perdere il posto di lavoro. Fino ad arrivare alla fine della scorsa settimana quando nelle caselle email dei lavoratori sarebbe arrivata una comunicazione dall’azienda per informare che la procedura di consultazione si era conclusa e che avevano esattamente cinquantasette minuti a disposizione per decidere se dimettersi con “contentino” oppure venire licenziati. Un aut-aut in piena regola senza possibilità di scampo. I sindacati chiedono ora all’azienda di aprire una trattativa reale per concretizzare un piano sociale e sperano che dalla Sezione del lavoro – l’organo esecutivo cantonale che si occupa di disoccupazione, sostegni ai disoccupati e collocamento – di intervenire.