L’operatrice sanitaria non vuole vaccinarsi, i Carabinieri entrano in ospedale e la portano via

Un’operatrice sanitaria di Cagliari reticente al vaccino anti Covid è stata portata via dai Carabinieri. I militari sono entrati in reparto.

Getty Immages/Antonio Masiello

Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi sono saliti di 7270 unità. Da ieri 30 morti e 4715 guariti. I casi attualmente positivi salgono a 121.285, +2524 rispetto a ieri. I ricoverati sono 2975, +27 mentre in terapia intensiva 352 assistiti, +15 da ieri.

Operatrice no vax portata via dai Carabinieri

Non è bastata la sospensione per una operatrice sanitaria dell’ospedale Brotzu di Cagliari, la donna si è infatti presentata lo stesso a lavoro nonostante non fosse vaccinata, e si è rifiutata di lasciare la struttura anche davanti all’ordine di un suo superiore. Non ha sentito ragioni finché non sono arrivati i Carabinieri che le hanno intimato di allontanarsi, e solo a questo punto la donna è tornata a casa. La sospensione dovuta alla mancata vaccinazione era stata attuata per tenere la donna lontana dalle corsie dell’ospedale Brotzu, in quanto possibile vettrice del virus. Questo è stato il primo caso in Sardegna di sospensione di un dipendente per la mancata vaccinazione, ma da questo episodio la Ats sarda non ha perso tempo e ha inviato a tutte le strutture ospedaliere pubbliche l’elenco dei dipendenti non vaccinati, ed ora le varie direzioni sanitarie stanno prendendo provvedimenti. Insieme alla sospensione anche lo stop allo stipendio, almeno fin quando il dipendente non avrà concluso il ciclo vaccinale. “I primi ad essere sospesi saranno i dipendenti ‘no vax’ che lavorano nelle strutture sanitarie del nord Sardegna: sono già pronte le prime lettere di sospensione dal servizio, di cui 17 destinate ai camici bianchi dipendenti di Ats Sardegna” ha spiegato Massimo Temussi, il commissario straordinario di Ares Ats Sardegna.

La sospensione ha validità fino al 31 Dicembre ma può interrompersi, consentendo al dipendente di tornare in servizio e percepire di nuovo lo stipendio, a fronte della somministrazione di entrambe le dosi del vaccino. Un provvedimento forte che serve a garantire più sicurezza nelle strutture sanitarie. Il commissario dell’azienda ospedaliera universitaria Antonio Lorenzo Spano ha dichiarato a riguardo: “Per il personale che non si farà vaccinare, con la sola esclusione di quelli a cui non è possibile effettualo per specifici motivi sanitari, scatterà la sospensione immediata dello stipendio e i trasgressori saranno sottoposti anche a possibili sanzioni ancora più pesanti se dovessimo accertare che questa loro decisione possa determinare dei cluster all’interno dei nostri ospedali”. Le notifiche di sospensione riguarderanno tutti coloro che fanno parte del personale sanitario di ospedali pubblici e strutture private accreditate che non hanno ancora fatto il vaccino, intanto la Ast Sarda ha pronte 57 lettere in procinto di partire. A riguardo Temussi ha annunciato un piano per riorganizzare il personale a sostegno dei reparti critici, e ha anche fatto un appello a medici e infermieri perché rispettino il loro dovere deontologico e si vaccinino a tutela della salute loro e dei pazienti. “Ad oggi oltre il 90% di coloro che sono ricoverati nei nostri ospedali non ha ricevuto il vaccino, molti sono in gravi condizioni in terapia intensiva. Ci auguriamo che i sanitari riflettano su questi dati: l’auspicio è che il personale si vaccini per garantire un sistema sanitario senza rischi per i pazienti” ha infine commentato Temussi.

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