“Anche chi è vaccinato con due dosi può ammalarsi in forma grave”

Il professor Andrea Crisanti, microbiologo presso l’Università di Padova, torna a prendere parola sul nuovo aumento di casi di Covid a cui stiamo assistendo nelle ultime settimane.

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Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali sono aumentati di 4200 unità e portano il totale a 4.400.617. Da ieri 22 morti che fanno salire le vittime a 128.242 e 1589 guariti che raggiungono quota 4.157.520. Totale persone vaccinate: 34.453.812, pari al 63,79%della popolazione sopra i 12 anni.

I casi attualmente positivi salgono a 114.855, +2589 rispetto a ieri. I ricoverati sono 2786, +155 mentre in terapia intensiva 323, +24 da ieri.

Crisanti: “I vaccini non bastano”

La campagna vaccinale procede spedita: nel giro di poco le prenotazioni per vaccinarsi sono volate e la percentuale di persone che ha già ricevuto entrambe le dosi del siero anti Covid ha superato il 63% della popolazione con più di 12 anni. Eppure i contagi continuano a salire. Sembra una contraddizione aumentano i vaccinati ma aumentano, parallelamente, anche le persone che contraggono l’infezione. Cosa non sta funzionando? A spiegarlo è intervenuto il microbiologo dell’Università di Padova, il professor Andrea Crisanti. Intervistato nel corso della trasmissione L’aria che Tirerà su La7, l’esperto ha specificato:”Gli unici Paesi che sono Covid free hanno ottenuto questo risultato non certo grazie ai vaccini ma grazie ad una serrata opera di tracciamento. I vaccini da soli non bastano le persone vaccinate possono infettarsi e possono contagiare. Non sappiamo quanto duri la protezione data dai vaccini e non sappiamo se emergeranno nuove varianti resistenti al vaccino“. Pertanto Crisanti ha puntualizzato ciò che è stato ribadito più e più volte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Istituto Superiore della Sanità: il vaccino anti Covid non impedisce né di contrarre il virus né di trasmetterlo ad altri. Dunque anche il provvedimento del Governo Draghi di rendere obbligatorio il Green Pass per accedere a determinati luoghi – tra cui anche scuole e Università oltreché palestre, piscine, musei, cinema, teatri e sale interne di bar e ristoranti – potrebbe non essere sufficiente a fermare l’avanzata dei contagi.

Lo scienziato, pochi giorni fa, aveva già spiegato che anche chi è già vaccinato rischia di contrarre il virus in forma grave a causa della variante Delta. Non solo chi ha ricevuto una sola dose anche chi ha ricevuto entrambe le dosi vaccinali da oltre 7-8 mesi o è un soggetto fragile, rischia comunque un’evoluzione seria della malattia. E in effetti, la prima vittima di variante Delta in Italia era già stato vaccinato con due di Moderna. “La variante Delta, in quelli che hanno fatto due dosi, se hanno superato i 7-8 mesi dalla vaccinazione e sono persone fragili e anziane, può causare malattie grave” – le parole dell’esperto. Che fare dunque se nemmeno il vaccino – ritenuto dal Governo lo strumento principe nella lotta al Covid – può tutelarci fino in fondo? La soluzione per Crisanti è sempre e solo quella tracciamento a tappeto. Il microbiologo, infatti, durante la fase 1 dell’Emergenza Coronavirus, mise a punto quello che è stato poi definito come il “metodo Vo’ Euganeo” basato sul tracciamento e isolamento di tutti i positivi anche – anzi, soprattutto – se asintomatici. Tuttavia c’è un problema i tamponi rapidi. Infatti attraverso un test rapido che chiunque può effettuare a casa propria, è molto semplice eludere il tracciamento: chiunque, seppur positivo potrebbe non dichiararlo continuando, così, ad uscire e contagiare altri soggetti. Del resto le farmacie sono oberate di lavoro e, non sempre, medici e farmacisti possono testare i clienti che, dunque, devono auto testarsi entro le proprie mura domestiche. E a questo problema, purtroppo, nemmeno Crisanti ha ancora trovato una soluzione.

 

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