Un ventisettenne è stato segnalato ai Carabinieri dalla madre dopo aver abbandonato il luogo di un incidente in cui sono rimasti coinvolti due ragazzi di 19 e 20 anni che viaggiavano a bordo di uno scooter.
Un incidente con uno scooter e poi la fuga verso casa, come se niente fosse accaduto. E’ così che si è comportato un ventisettenne di Paderno Dugnano dopo aver travolto due ragazzi di 19 e 20 anni a Senago, nell’area della Città Metropolitana di Milano. Dopo aver colpito con la propria auto il mezzo su cui viaggiavano i due giovanissimi, in occasione di un grave scontro avvenuto in via Alcide De Gasperi attorno all’1:30 di notte, il ventisettenne – che viaggiava a bordo della propria auto – ha abbandonato il luogo dell’incidente, senza curarsi di soccorrere le due persone coinvolte nell’incidente.
Secondo le prime ricostruzioni, alla guida dello scooter c’era il più grande dei due ragazzi, rimasto ferito a causa dell’incidente con l’auto che, dopo averli travolti, si è allontanata a grande velocità dal luogo dell’incidente. Ma ad avere la peggio è stato il ragazzo di 19 anni che sedeva dietro all’amico: all’arrivo dei sanitari, intervenuti con due ambulanze e due auto mediche, il 19enne era in arresto cardiocircolatorio. Su di lui sono state immediatamente effettuate le procedure di rianimazione e, subito dopo, è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Gerardo di Monza, dove i sanitari sono stati costretti a procedere all’amputazione di una gamba; ma non è bastato: il giovane è morto pochi giorni dopo. Meglio è andata all’amico che, trasportato al Niguarda di Milano, ha riportato alcune ferite ma è sempre rimasto sveglio e vigile: le sue condizioni non preoccupano.
Dopo l’incidente, il pirata della strada ha fatto ritorno a casa, ma è stato rapidamente segnalato al 112 dalla madre, insospettita da una serie di elementi: dopo la segnalazione, nella casa del ventisettenne si sono presentati i Carabinieri, che lo hanno identificato e denunciato per lesioni stradali gravissime, fuga a seguito di incidente stradale e omissione di soccorso. Dalla dinamica dello scontro, appare certo che l’incidente si sia verificato mentre il ragazzo stava effettuando un sorpasso in un tratto di strada in cui quel tipo di manovra non è consentito, come segnalato dalla striscia continua tracciata sull’asfalto. Dopo lo scontro, il ventisettenne ha abbandonato il luogo dell’incidente in una dinamica che – nonostante il diverso contesto – fa ripensare alla tragedia costata la vita a Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, uccisi da un motoscafo nel Lago di Garda.
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