L’Agenzia italiana del Farmaco ha dato il via libera al vaccino anti Covid per bambini e adolescenti. In Europa alcuni Paesi si oppongono.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali sono saliti di 6171 unità e portano il totale a 4.336.906. Da ieri 19 morti che fanno salire le vittime a 128.029 e 1825 guariti che raggiungono quota 4.130.393. Totale persone vaccinate: 31.390.566, pari al 58,12% della popolazione sopra i 12 anni.
I casi attualmente positivi salgono a 78.484, +4323 rispetto a ieri. I ricoverati sono 1730, + 45 mentre in terapia intensiva 194 assistiti, + 11 da ieri.
Dopo l’Ema – l’Agenzia europea per il Farmaco – anche l’Agenzia italiana del farmaco – Aifa – ha dato il via libera all’utilizzo del vaccino per i bambini e ragazzini di età compresa tra i 12 e i 17 anni. Il farmaco ha un nome: Spikevax ed è prodotto dall’americana Moderna. Si tratta di un vaccino a mRNA. Secondo la Commissione tecnico scientifica i dati disponibili hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza del vaccino anche per i soggetti compresi in questa fascia di età. Sulla questione è immediatamente intervenuto il direttore delle malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, il professor Matteo Bassetti. Bassetti – che recentemente si è espresso con termini molto duri contro i no vax – ha commentato: “Sarà un bene avere un vaccino anti-Covid a disposizione per tutte le fasce d’età: da 0 a 100 anni. Quindi anche per i bambini. Poi sull’opportunità di usarlo si valuterà“.
Inoltre secondo l’esperto, un vaccino anti Covid per bambini, sarà utile non solo a tutelare la loro salute ma anche a garantire la riapertura delle scuole. L’infettivologo ha proseguito: “Il vaccino per la fascia 10-12 anni può mettere in sicurezza le scuole medie mentre per quanto riguarda le vaccinazioni per i ragazzi più grandi sono piccoli uomini e non ci sono sicuramente problemi. Il vaccino è autorizzato, i miei figli l’hanno fatto. Sarà lo strumento per ritornare in presenza a scuola“. In Europa, tuttavia, c’è chi preferisce prendere una strada diversa rispetto all’Italia: Portogallo, Norvegia e Regno Unito, per il momento hanno scelto di vaccinare solo i cittadini che hanno compiuto la maggiore età. Anche perché un recente studio britannico ha dimostrato che su 6 mila bambini e ragazzini ricoverati per Covid in Inghilterra, i morti sono stati 25. In termini di percentuali: due su un milione. Titubante anche la Germania che per il momento non ha ancora deciso se vaccinare o no anche i soggetti under 18. Nel frattempo tanto Pfizer quanto Moderna hanno già annunciato che a breve potrebbe essere disponibile un vaccino anche per bambini sotto i 12 anni.
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