La paura si trasforma presto in allarme: i casi sono già oltre 45mila e i morti oltre 4200. Tutto è avvenuto in pochi giorni.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali sono saliti di 5140 unità e portano il totale a 4.312.673. Da ieri 5 morti che fanno salire le vittime a 127.942 e 1362 guariti che raggiungono quota 4.122.208. Totale persone vaccinate: 29.463.542.
I casi attualmente positivi salgono ancora: 62.523, +3771. Tornano a crescere anche gli assistiti in terapia intensiva: 172, +17 da ieri. Salgono anche i ricoveri: 1340, +36.
La paura torna a crescere
I casi di Covid in Italia sono tornati a salire preoccupando medici e politici al punto che il Governo di Mario Draghi ha deciso di rendere obbligatorio il Green Pass per avere accesso a determinati luoghi come palestre, piscine, musei, concerti, bar e ristoranti ma solo per potersi sedere ai tavoli interni. Tuttavia il Covid non è l’unico virus che sta mettendo in ginocchio il mondo. Se in Cina l’herpes B – o virus dei macachi – ha già fatto numerose vittime, l’India sta combattendo contro un’infezione che, in pochi giorni, ha già causato oltre 45mila contagi e ben 4200 morti. Dati che, secondo gli esperti, potrebbero essere ampiamente sottostimati.
Si tratta della mucormycosis, meglio conosciuto come “fungo nero“. Questo virus ha conseguenze devastanti su chi ne viene toccato: richiede interventi chirurgici invasivi per salvare occhi, naso e bocca. Inoltre ha un tasso di mortalità molto elevato: pari al 50% . In pratica un paziente su due non ce la fa. E questa tremenda infezione virale non risparmia neppure i bambini. Lo stato indiano più colpito è il Maharashtra, che da solo ha contato oltre 9.300 persone infette. I più colpiti sono gli ex pazienti Covid il cui fisico è indebolito dall’utilizzo di farmaci steroidei. I medici hanno stimato che il fungo nero, solitamente, colpisce dopo 12-18 giorni dalla guarigione dal Coronavirus. A essere particolarmente a rischio anche i soggetti affetti da diabete e Hiv oltre ai pazienti oncologici. Al contrario del Covid il decesso non avviene a stretto giro. Chi viene infettato dal fungo nero può morire anche diverse settimane – o addirittura diversi mesi – dopo.