La variante Delta continua nella sua avanzata e alcuni Paesi già reintroducono il coprifuoco. Un nuovo studio ci spiega perché questa mutazione è così pericolosa.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali sono saliti di 2072 unità. Da ieri 7 morti. Totale persone vaccinate: 27.120.766
Variante Delta: cosa cambia?
La variante Delta avanza e avanzano anche i timori degli esperti e dei governanti. Tanto è che in alcuni Paesi il coprifuoco è nuovamente realtà. Se la Francia di Macron ci sta ancora pensando, Catalogna, Mykonos e Portogallo hanno già reintrodotto l’obbligo di rincasare ad un determinato orario. Con fortissime penalizzazioni per il settore del turismo, com’era prevedibile. In Italia, invece, la partita è ancora tutta aperta e si attende, soprattutto, di sapere se e quando verrà introdotto l’eventuale obbligo di Green Pass anche per poter accedere a bar, ristoranti e treni. Nel frattempo un nuovo studio cinese ha indagato le cause che rendono la variante Delta così contagiosa: ad oggi risulta essere più trasmissibile del 40-60% rispetto alla Alfa.
I ricercatori cinesi del Centro provinciale di Guangdong per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno esaminato in modo rigoroso tutti i dati relativi al primo focolaio di Delta in Cina. E’ emerso che non solo la Delta può riprodursi più rapidamente ma anche che le cariche virali rilevate sono almeno 1.000 volte superiori a quelle delle altre varianti. In pratica – hanno comunicato i ricercatori – le persone infette stanno diffondendo una tonnellata di virus in più rispetto alle varianti precedenti.Ne consegue che, se le persone – nella maggior parte asintomatiche – emettono 1.000 volte più virus, la probabilità che un contatto stretto sia esposto a una dose infettiva è molto più alta. Tuttavia le modalità di trasmissione non sono cambiate: le principali modalità di contagio continuano ad essere un mix di aerosol inalati e contatto diretto. Inoltre anche se la Delta induce più persone ad ammalarsi, non produce sintomi più gravi rispetto alle altre mutazioni del Covid e non è stato dimostrato che la maggior carica virale sia correlata a un maggior rischio di sviluppo grave della malattia. Infatti non si sta registrando un aumento di decessi né di ricoveri in terapia intensiva.
Secondo gli studiosi è proprio in virtù di questa maggior carica virale che anche chi è già stato vaccinato con due dosi può infettarsi o reinfettarsi: una dose sufficientemente alta di virus può superare le difese indotte dal vaccino. Tuttavia la dottoressa Angela Rasmussen ha precisato che il vaccino anti Covid rappresenta in ogni caso uno scudo in più: “Le persone non vaccinate non hanno difese contro Delta. Le persone parzialmente vaccinate hanno bassi livelli di anticorpi neutralizzanti. Ma le persone completamente vaccinate hanno titoli elevati di anticorpi neutralizzanti e risposte delle cellule B e T della memoria. È molto più difficile per Delta sopraffare queste difese semplicemente “lanciando” loro più virus“.