Torna a parlare il microbiologo dell’Università di Padova, il professor Andrea Crisanti. E i suoi toni sono sempre molto prudenti ma questa volta perde la pazienza e dice “troppo”.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali sono saliti di 2455 unità. Da ieri 9 morti. Totale persone vaccinate: 25.286.020.
Crisanti sempre più duro contro i no-vax
Che i vaccini anti Covid attualmente disponibili in Europa abbiano un’efficacia minore sulla variante Delta è ormai noto. Tanto è vero che in Italia la prima vittima di questa mutazione virale, aveva già ricevuto la doppia dose di Moderna e anche in Inghilterra su 42 decessi, 12 erano già stati vaccinati con entrambe le dosi. A parlare del rischio che si stia sviluppando una variante che sia poi resistente ai vaccini è intervenuto il professor Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova. Ai microfoni di Radio Cusano, Crisanti ha affermato: “Se uno è vaccinato con una singola dose può sviluppare una malattia anche grave a causa della variante Delta sebbene con frequenza minore rispetto a un non vaccinato. Se uno è vaccinato con due dosi, l’effetto della vaccinazione diminuisce del 30% secondo i dati di Israele”.
Lo scienziato – che si è sempre contraddistinto per l’atteggiamento estremamente prudente – torna a ribadire che l’emergenza Covid è ancora in atto in Europa. E porta l’esempio della Gran Bretagna: “La Gran Bretagna continua a contare i casi giornalieri di Covid-19 e la mortalità è aumentata di 10 volte, quindi non è vero che non succede nulla, parliamoci chiaro”. Nonostante ciò, il premier Boris Johnson ha deciso che in Inghilterra dal 19 luglio si riapre tutto: via la mascherina, stop al distanziamento social. Una spinta per il turismo e l’economia, senza dubbio. Un rischio per la salute molto probabilmente. Infatti Crisanti puntualizza la sua contrarietà verso la decisione di Johnson in quanto – a suo dire – facendo circolare questo virus si possono creare nuove varianti più resistenti al vaccino. E specifica che questa scelta di Johnson, avrà ripercussioni anche sugli altri Paesi. A partire dall’Italia probabilmente vista la massiccia presenza di italiani a Wembley per la finale degli Europei.
Lo scienziato si mostra perplesso, soprattutto, su tutte le libertà di cui godiamo nuovamente: niente coprifuoco, niente mascherina all’aperto, libertà di viaggiare e di aggregarsi. Crisanti specifica che puntare tutto sui vaccini sarebbe un grosso errore: “Noi pensiamo che coi vaccini si risolva tutto, ma non è così. Con un virus che cambia come questo, basare tutto sui vaccini a mio avviso non avrà l’effetto sperato, perché non abbiamo la capacità di aggiornare i vaccini alle varianti alla velocità con cui cambia il virus. Per riformulare il vaccino ci vogliono un paio di mesi e mezzo anno per distribuirlo, nel frattempo il virus ha galoppato“. Tuttavia, per quanto puntare tutto sui vaccini sia un errore, il microbiologo patavino non molla la morsa attorno ai no vax o a chi, semplicemente, nutre ancora dei timori. Per Crisanti chi non si vaccina deve essere escluso dal sistema sanitario nazionale. Le sue parole lasciano poco spazio all’interpretazione: “Non ti vaccini? Molto bene ma se ti ammali di Covid allora paghi tutto. Un giorno in rianimazione costa 2500 euro, non capisco perché lo debba pagare il sistema sanitario nazionale visto che è una decisione loro“. Così dice Crisanti, che fino a gennaio non esitava a dirsi dubbioso su vaccini prodotti in meno di un anno.