Morto ad appena 18 anni all’improvviso. Palermo piange il giovanissimo Gabriele Rizzo. Sarebbe dovuto partire a breve per una vacanza con gli amici.
Gabriele Rizzo aveva solo 18 anni – proprio come Greta – frequentava il quarto anno del liceo classico di via Filippo Parlatore. Aveva già acquistato i biglietti per andare a Barcellona con gli amici. Uno svago dopo tanti mesi di didattica a distanza e un premio più che meritato per uno studente modello e un ragazzo educato e gentile. Ma il destino ha deciso diversamente: Gabriele è stato stroncato da uno choc anafilattico. E così, a 18 anni, il ragazzino se ne è andato: prima di poter fare la sua agognata vacanza, prima di arrivare all’esame di maturità che sarebbe stato l’anno prossimo, prima di crescere e diventare adulto e vivere tante esperienze. Lo ricordano tutti con affetto. Non solo i genitori e gli amici ma anche i professori. La docente di Latino, la professoressa Ada Magno, in particolare, ha raccontato: “Era un ragazzo molto delicato e garbato Era molto leale, un piccolo lord. Ricorderemo la sua compostezza, il suo non andare mai oltre”.
L’insegnante ha aggiunto che quest’anno, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro, Gabriele, sempre molto timido e riservato, volle condividere con i compagni qualcosa della sua intimità e parlò del nonno che fu imprigionato in un campo di concentramento. La professoressa – piena di commozione – ha ricordato l’ultimo giorno di scuola, il 6 giugno, quando, rivolgendosi ai suoi alunni ha detto loro: “Leggete e studiate ma non troppo. Godetevi la vita e pensate anche alle ragazze e a fare nuove esperienze”. Esperienze che, purtroppo, Gabriele non potrà mai più fare. Ora è intenzione della scuola consegnare alla famiglia di Gabriele un diploma al merito come già fatto con un’altra alunna scomparsa.