La variante Delta del Covid, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, raggiungerà il 90% dei nuovi casi entro agosto. A rischio anche chi è già vaccinato.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali sono saliti di 1394 unità e portano il totale a 4.267.105. Da ieri 13 morti che fanno salire le vittime a 127.731 e 1749 guariti che raggiungono quota 4.097.905. Totale persone vaccinate: 21.999.201.
I casi attualmente positivi scendono a 41.469, -371 rispetto a ieri. I ricoverati sono 1197, -37 mentre in terapia intensiva 180 assistiti, lo stesso numero di ieri.
Covid: variante Delta fuori controllo
Da ieri il numero dei casi totali – che comprende attualmente positivi, morti e guariti – ha nuovamente superato quota mille. E il panico torna a prendere il sopravvento tra gli scienziati, tra i politici ma anche tra la popolazione da poco riabituata alla libertà di spostamento, alle uscite serali, a non indossare più la mascherina all’aperto, a frequentare palestre e piscine: tutte cose che, fino a qualche settimana fa, erano ben distanti dalla nostra quotidianità. Sull’aumento dei casi sta pesando parecchio la variante Delta che, nonostante l’avanzamento della campagna di vaccinazione, continua a diffondersi nel mondo. Le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono tutt’altro che rassicuranti: gli scienziati dell’Oms prevedono che, entro agosto, la variante Delta avrà raggiunto il 90% dei nuovi contagi: “Si prevede che il 90% delle nuove infezioni da Sars-CoV-2 sarà dovuto a Delta entro la fine di agosto” – si legge nel report settimanale dell’ Oms sull’andamento di Covid-19.
Purtroppo su questa mutazione virale i vaccini anti Covid non sembrano avere la stessa efficacia che hanno sulla variante Alpha, cioè quella originaria. In Italia la prima vittima di variante Delta aveva ricevuto già la doppia dose del vaccino di Moderna eppure ciò non ha impedito al Covid di aggravarsi al punto di portare l’uomo al decesso. Gli esperti puntualizzano che questa variante si riproduce ad una velocità di molto superiore rispetto alle altre: “Secondo i dati sottoposti alla banca dati internazionale Gisaid il numero riproduttivo effettivo stimato per la variante Delta è del 55% superiore rispetto alla variante Alpha, e del 97% maggiore rispetto a mutanti non Voc/Voi, ossia che non rappresentano né varianti ‘di preoccupazione’ né varianti ‘di interesse”. Non solo: dal primo aprile al 21 giugno scorsi, in Gran Bretagna – che insieme ad Israele rappresenta il Paese più colpito da questa mutazione del Covid – si è registrato un aumento del rischio di ospedalizzazione tra gli infettati dalla variante Delta, rispetto a quelli contagiati dalla variante Alpha.
Come capire se, nonostante il vaccino, si sia stati infettati dalla variante Delta? I sintomi riscontrati nel corso di uno studio condotto nel Regno Unito sono abbastanza simili a quelli della variante Alpha: naso che gocciola, mal di testa, gola infiammata. C’è tuttavia un segnale che contraddistingue la variante Delta: gli starnuti. Chi – tra i già vaccinati – è stato contagiato, stando alla ricerca britannica, starnutisce molto più frequentemente del solito.