Il Ministro della Salute Roberto Speranza, nonostante i dati in netto ed evidente miglioramento, mette le mani avanti e invita, ancora una volta, alla prudenza.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali sono saliti di 794 unità e portano il totale a 4.261.582. Da ieri 28 morti che fanno salire le vittime a 127.615 e 2345 guariti che raggiungono quota 4.086.188. Totale persone vaccinate: 19.080.865.
I casi attualmente positivi scendono a 47.779, -1579. I ricoverati sono 1469, -63 mentre in terapia intensiva 213 assistiti, -16 da ieri.
Covid: “Siamo ancora dentro la battaglia”
I dati, da settimane, migliorano sensibilmente e costantemente. Ma il Ministro della Salute Roberto Speranza, come sempre, sceglie la via dell’estrema cautela e ci invita a non rilassarci troppo, neppure in vacanza. Dopo il suo consulente, il professor Walter Ricciardi, che solo pochi giorni fa ci ha invitato a non abituarci troppo a questa ritrovata aria di libertà perché a ottobre potrebbero arrivare nuove restrizioni, ora Speranza ci rimembra che la guerra contro il Covid non è ancora finita. Il capo del Dicastero della Salute – durante la giornata “Ripartiamo. Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città“, organizzata da Anci – ha puntualizzato che pur essendo l’Italia tutta in zona bianca ed essendo la prima settimana, da ottobre, in cui non viene firmata una nuova ordinanza, è necessario tenere la massima attenzione. “Siamo ancora dentro la battaglia al Covid. Dobbiamo mantenere le regole e le buone abitudini. Anche in Paesi con un altissimo tasso di vaccinazione come la Gran Bretagna, i numeri crescono a causa della variante Delta. La partita non è ancora finita”.
Ciò che preoccupa politici ed esperti, infatti, è proprio questa nuova mutazione del virus: la variante Delta, o variante indiana. Essa non sembra rispondere positivamente al vaccino anti Covid: infatti sta prendendo piede proprio nei Paesi dove è più alto il numero di persone che sono state vaccinate, cioè il Regno Unito e Israele. E anche in Italia il 40% degli infettati da variante Delta sono soggetti che hanno già ricevuto entrambe le dosi del farmaco anti Covid.