I genitori di Nicola Tanturli – scomparso nei boschi dell’appennino nella zona dell’Alto Mugello e ritrovato dopo oltre 30 ore di ricerche – hanno deciso di ringraziare istituzioni e concittadini attraverso una lettera lasciata al bar di Quadralto, il più vicino alla loro abitazione.
Il caso di Nicola Tanturli – il bambino di 21 mesi che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso per 30 ore, dopo essersi allontanato dalla casa dei genitori nell’Alto Mugello e fino al suo ritrovamento ad opera di un giornalista Rai inviato sul posto – difficilmente verrà dimenticato dai genitori del piccolo: dopo la grande paura e la gioia per il ritrovamento, infatti, il papà e la mamma di Nicola hanno deciso di affidare a una lettera affissa al bar di Quadalto – il primo centro abitato raggiungibile dalla loro casa nei boschi – la loro gratitudine verso tutti coloro che, anche soltanto con un pensiero, sono stati vicini alla famiglia nelle durissime ore in cui di Nicola non c’era notizia.
Un pensiero rivolto prima di tutto alle istituzioni: a loro, scrivono Leonardo e Giuseppina Tanturli, va il “ringraziamento più sentito“, così come “a tutte le persone che si sono prodigate per ritrovare il loro piccolo. In particolare ringraziano il sindaco Phil, il comandante Porfida, il parroco don Alessandro, che alla notizia del ritrovamento di Nicola ha suonato le campane e tutto il paese si è commosso perché ha capito che il piccolo era salvo“, si legge nel messaggio lasciato al bar. Ma soprattutto, i due genitori del piccolo “vogliono ringraziare i cittadini di Palazzuolo e dei comuni limitrofi per l’eccezionale partecipazione veramente commovente“.
L’empatia, la collaborazione attiva – con oltre duecento volontari impiegati nelle ricerche di Nicola – e la vicinanza della popolazione del Comune in provincia di Firenze sono anche state motivo di un riconoscimento – il premio Pegaso della Regione Toscana – che, come spiegano i gestori dello stesso bar – è stato assegnato, tramite il sindaco Phil Moschetti, all’intera popolazione di Palazzuolo sul Senio e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno preso parte e collaborato alle ricerche del piccolo Nicola.