La scelta della Nazionale italiana di non aderire alla protesta Black Lives Matter inginocchiandosi prima della partita contro l’Austria sarà spiegata da Leonardo Bonucci.
La scelta della Nazionale italiana di non aderire alle proteste legate al movimento Black Lives Matter non piace a molti sia in patria che fuori e toccherà quindi a Leonardo Bonucci, scelto dai compagni come portavoce assieme al CT Roberto Mancini, il compito di spiegare la decisione presa dal gruppo che in occasione del match con il Galles aveva mostrato una certa indecisione nell’aderire o meno alla manifestazione. In quell’occasione, alcuni giocatori si inginocchiarono per mostrare sostegno agli attivisti, altri invece no mentre da poche sembrava essere arrivata la decisione ufficiale e coesa di non aderire alla protesta simbolica in occasione dell’ottavo di finale contro la formazione di Vienna. Ma alcune dichiarazioni di Bonucci hanno lascato un margine di incertezza: ci inginocchieremo se lo farà anche l’Austria, ha detto il difensore.
Dopo le proteste di Claudio Marchisio un altro giocatore si dice molto rattristato dalla scelta del gruppo azzurro di non mostrare solidarietà con il movimento BLM inginocchiandosi prima del match contro l’Austria, previsto per stasera alle ore 21:00.
Si tratta di Angelo Ogbonna che in nazionale ha collezionato 13 presenze a cui se ne sommano altre 10 nella rosa under 21: Ogbonna è nato e cresciuto in Italia a Cassino da genitori nigeriani e quest anno nonostante una stagione decisamente convincente con la maglia del West Ham è stato scartato da Mancini: “Sono amareggiato per la mancata convocazione con l’Italia, ma non ce l’ho con Mancini“, ha detto ai microfoni di Radio Kiss Kiss il calciatore smentendo fortemente qualsiasi insinuazione sul fatto che il colore della sua pelle avrebbe inciso sulla mancata convocazione – una possibilità decisamente assurda ma che alcuni tifosi e cronisti hanno comunque tirato in ballo – spiegando anche le ragioni dietro la decisione del CT: “Probabilmente, il mio infortunio ha inciso sulla decisione di Mancini”, ha raccontato Ogbonna. Il calciatore pur riconoscendo i meriti sportivi della nazionale non è però d’accordo con la decisione dei suoi compagni: “C’è discriminazione nel mondo del calcio, manca sensibilità. Il calcio è unione, non è giusto che noi vittime del razzismo ci esponessimo. Bisognava mettere a tacere queste voci seguendo il protocollo, avrei preferito che tutti si inginocchiassero per dare un messaggio positivo”, le parole di Angelo Ogbonna in merito. Non resta che ascoltare cosa diranno Bonucci e Mancini stasera in merito.