Nicola Tanturli è stato ritrovato ieri dopo 30 ore dalla sua scomparsa. Dopo la gioia, però, rimangono alcuni punti oscuri sul caso, sui quali gli inquirenti dovranno far luce.
Dopo quasi 30 ore di paura e apprensione, la vicenda che ha visto protagonista Nicola Tanturli, il bambino di due anni scomparso nella notte tra lunedì e martedì dalla casa dei genitori nell’appennino dell’Alto Mugello, si è conclusa nel migliore dei modi: il piccolo è stato ritrovato, sta bene ed ha riabbracciato la sua famiglia. Decisiva la presenza di una troupe inviata dalla trasmissione La Vita in Diretta, il cui corrispondente Giuseppe Di Tommaso per primo ha udito i lamenti del bimbo, provenienti da una scarpata.
Eppure, dopo la gioia per il lieto fine di un caso che aveva spaventato l’Italia, rimane la necessità di fare chiarezza su alcuni punti oscuri della vicenda, sui quali saranno chiamati a lavorare gli inquirenti, che per il momento hanno aperto un fascicolo – per ora privo di indagati e senza indicazione di reato sulla sparizione di Nicola. Stando alle prime ricostruzioni effettuate dai Carabinieri, il bambino si sarebbe allontanato da solo, attraversando i boschi che circondano casa. I militari dell’Arma escludono perentoriamente, allo stato attuale, qualsiasi altra ipotesi. In ogni caso, i genitori di Nicola potrebbero essere ascoltati nella giornata di oggi per raccogliere informazioni utili: trascorsa la giornata di ieri in serenità – “oggi è un giorno di festa“, hanno fatto sapere gli inquirenti – nelle prossime ore potrebbe esserci un incontro tra chi indaga e la coppia.
Anche perché i Carabinieri vogliono chiarire alcuni aspetti poco comprensibili del caso: tra questi le ragioni che hanno portato i genitori di Nicola a lanciare l’allarme dopo addirittura nove ore dalla scoperta che il piccolo non si trovava più nel suo lettino. Il bambino, infatti, era scomparso intorno alla mezzanotte del lunedì, ma la prima segnalazione alle Forze dell’Ordine è arrivata alle 9 del giorno successivo. “Abbiamo sbagliato a non dare subito l’allarme, ma pensavamo che sarebbe tornato o che si fosse addormentato in un campo“, ha ammesso Leonardo, il padre di Nicola, dopo il ritrovamento: il motivo del ritardo sarà sicuramente uno degli argomenti che i Carabinieri vorranno affrontare quando incontreranno i genitori del bimbo.
Un altro elemento a proposito del quale sono stati sollevati dubbi riguarda i sandali che – come si vede nelle immagini circolate – Nicola indossa nel momento in cui il luogotenente Danilo Ciccarelli lo prende in braccio per riportarlo fuori dalla scarpata in cui era finito. In molti si chiedono se il bambino, neanche due anni, sia stato in grado di indossare da solo i sandali o se, in alternativa, sia plausibile che i genitori lo abbiano messo nel suo lettino con le scarpe ai piedi.
Fuori dalla porta di casa della famiglia Tanturli, poi, i Carabinieri hanno trovato alcune tracce di sangue: sarà fondamentale, a questo punto, stabilire se appartiene a Nicola ed eventualmente per quale ragione si trovasse proprio in prossimità dell’accesso alla casa. Un giallo a metà, visto che i militari dell’Arma, su questo punto, avrebbero già le idee chiare: Nicola nel pomeriggio di lunedì 21 giugno sarebbe caduto, sbucciandosi la pelle, mentre giocava nei pressi della porta di casa.
Approfondimenti, infine, si renderanno necessari sul percorso effettuato da Nicola, ritrovato 30 ore dopo la scomparsa a 2,5 chilometri dal casolare di famiglia: i cani molecolari non hanno mai fiutato nulla che appartenesse al piccolo e il Carabiniere che lo ha preso in braccio per primo, ha ripetuto in più occasioni che “l’erba non era schiacciata, la mia impressione è che lì non avesse passato la notte”. Al momento prevale l’ipotesi che Nicola abbia percorso circa 4 chilometri in tutto, attraversando strade sterrate e finendo anche sulla statale; in alternativa, potrebbe aver costeggiato il canalone all’interno del bosco. Tutti elementi sui quali, in ogni caso, sarà necessario fare chiarezza.
Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…
Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…
Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…
Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…
Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…
Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…