Alessandra, uccisa dall’ex marito per 200 euro. Il bambino piccolo si è salvato, chiuso in bagno

Alessandra Piga è stata brutalmente uccisa dall’ex marito Yassine Erroum a Castelnuovo Magra, in provincia di La Spezia. In un file audio, l’uomo spiega le ragioni che lo avrebbero spinto al folle gesto.

alessandra piga
Alessandra Piga/Facebook

Potrebbero essere in vista importanti sviluppi nelle indagini che riguardano l’omicidio di Alessandra Piga, massacrata dall’ex marito Yassine Erroum a Castelnuovo Magra, in provincia di La Spezia. Secondo quanto riporta La Nazione i Carabinieri sarebbero riusciti ad entrare in possesso di un file audio nel quale si sente l’uomo spiegare ai sanitari che lo stanno trasportando in ospedale la ragione per cui ha perso la testa, finendo per uccidere la moglie: la richiesta, da parte di Alessandra, di 200 euro per fargli vedere il figlio.

La traccia audio sarebbe priva di valore dal punto di vista giuridico, visto che si tratta di una registrazione avvenuta in modo informale e senza la presenza dell’avvocato difensore di Erroum, ma dare importanti indicazioni ai militari dell’Arma che, sotto il coordinamento del sostituto procuratore Alessandra Conforti, stanno conducendo le indagini.

Secondo le ricostruzioni fin qui effettuate dagli inquirenti, appare molto probabile che l’uomo, 30 anni, abbia ucciso la moglie dopo aver consumato cocaina per diversi giorni consecutivi. Dopo il brutale omicidio, Erroum ha scritto “lo amo” con il sangue di Alessandra sul muro della stanza in cui è stato ritrovato il cadavere della donna. I Carabinieri del nucleo investigativo e della Compagnia di Sarzana hanno proceduto al sequestro dell’arma: un coltello da cucina dalla lama di 17,5 centimetri.

Nella casa, i militari hanno rinvenuto anche tracce di cocaina: alcune strisce già preparate su un piatto, con una carta postepay intestata alla vittima e 420 euro in contanti, oltre ai cellulari delle persone presenti nell’abitazione al momento dell’omicidio; oltre a Erroum e ad Alessandra Piga, infatti, in casa era presente anche una ragazza che ha assistito all’assassinio: si tratta della nuova compagna del trentenne, che è già stata sentita dagli inquirenti, così come un’amica della vittima.

La dinamica dell’omicidio è agghiacciante: Alessandra – originaria di Maracalagonis, in Sardegna – era andata a trovare il suo ex marito insieme a un’amica e al figlio di un anno e mezzo. Probabilmente i due dovevano discutere della separazione in corso e ben presto la discussione si è accesa, trasformandosi in un vero e proprio litigio. A quel punto l’uomo avrebbe afferrato un coltello e avrebbe cominciato a colpire con forza Alessandra, mentre l’amica si rinchiudeva in bagno insieme al bambino. Un gesto forse decisivo per salvare la vita al piccolo – che verrà probabilmente affidato ai nonni materni – e per scongiurare un dramma familiare come quello avvenuto solo poche settimane fa a Torino, con il duplice omicidio di moglie e figlio da parte di Alexandro Riccio.

La donna ha tentato di resistere alla violenza dell’ex marito, finendo per soccombere sotto i colpi dell’uomo. Le sue urla hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti che hanno immediatamente contattato i Carabinieri, arrivati sul posto insieme ai Vigili del Fuoco, che hanno aiutato l’amica della vittima e il figlio ad uscire dalla finestra del bagno, per lasciare in sicurezza l’appartamento. A quel punto Erroum si è barricato in casa; una resistenza durata poco: i militari sono riusciti a fermarlo e a condurlo in ospedale per alcune ferite riportate alle braccia e alle mani, segno dei disperati – ma vani – tentativi di Alessandra di sfuggire al suo assassino. Dimesso nei giorni successivi, Erroum è stato condotto presso il carcere di La Spezia.

 

 

Gestione cookie