Nonostante il costante calo di contagi e decessi, in Italia sta prendendo piede prepotentemente la variante Delta. Oggi nuovo inaspettato aumento di casi.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali sono saliti di 835 unità e portano il totale a 4.254.294. Da ieri 31 morti e 4692 guariti che raggiungono quota 4.054.008. Totale persone vaccinate: 16.059.088.
I casi attualmente positivi scendono a 72.964, -3889 rispetto a ieri. I ricoverati sono 2289, -101 mentre in terapia intensiva 362 assistiti, -23 da ieri.
Di giorno in giorno i contagi scendono come cala anche il numero di decessi legati al Covid e di pazienti ricoverati. Tuttavia oggi nuovo inaspettato aumento di casi: quasi il doppio rispetto a ieri. L’incubo potrebbe ricominciare: l’Italia è quinta al mondo per diffusione della variante Delta, con il 26% dei contagi. A dirlo il Financial Times sulla base delle sequenze genetiche del virus depositate nella banca internazionale di dati Gisaid e dei dati provenienti dall’istituto di ricerca belga Sciensano. Non ci troviamo ancora in una situazione di allarme come Regno Unito e Portogallo, dove la concentrazione è rispettivamente del 98% e del 96%. Ma la situazione non è da prendere alla leggera poiché questa mutazione si diffonde molto rapidamente.
Solo tre settimane fa infatti – nell’ultima indagine dell’Istituto superiore di sanità – la variante Delta rappresentava appena l’1% del totale dei casi in Italia. Va comunque specificato che, per il momento, non si sta verificando quanto accaduto in occasione dell’arrivo della variante Inglese in Italia. Con quest’ultima c’era stato un forte incremento di nuovi casi, vista la sua più marcata velocità di trasmissione rispetto al ceppo originario. Invece la Delta, sebbene considerata più contagiosa del 40% rispetto all’Inglese, non sta provocando alcun aumento di casi positivi che, anzi continuano a diminuire.
E proprio un nuovo focolaio di variante Delta è scoppiato tra Piacenza e Cremona: 24 casi sono stati individuati dall’Ausl di Piacenza. Gran parte di essi provengono da Cremona e si spostano nel piacentino ogni giorno per lavoro. Da quanto risulta nessuno di essi era ancora stato vaccinato a differenza del focolaio scoppiato nella palestra Virgin Active di Milano, scoppiato a partire da una persona che aveva già ricevuto entrambe le dosi del vaccino anti Covid.
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