L’ex Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli sostiene di essere vittima di un sistema che ha combattuto, annunciando un libro in uscita a breve.
L’ex Ministro delle infrastrutture e dei trasporti nell’ultimo mandato del Governo Conte, Danilo Toninelli, non usa mezzi termini per descrivere un’esperienza all’esecutivo che – parole sue – si è risolta malamente a causa di contrasti con i colleghi: “Voglio far arrivare alle persone il messaggio che non tutti in politica sono uguali: ci sono anche coloro che lottano per il bene della gente. Ed io sono uno di questi“, afferma il politico appartenente allo schieramento pentastellato lanciando un’evidente frecciatina ad alcuni politici della vecchia Maggioranza in occasione dell’uscita del suo libro. L’ex ministro Toninelli sarebbe – citando le sue dichiarazioni – una vittima di un sistema che ha deciso di tagliarlo fuori dall’esecutivo che ora è condotto dal nuovo Premier Mario Draghi. Il responsabile dei trasporti non è stato confermato nel suo ruolo a differenza di vari suoi colleghi.
“Quando abbiamo detto ‘non rinnoveremo la concessione ai Benetton sul ponte di Genova’ abbiamo ribaltato completamente le cose ed ovviamente io sono diventato il principale bersaglio di questo sistema di potere”, protesta Toninelli riferendosi alla vicenda del Ponte Morandi ed al successivo tira e molla sulla questione Autostrade soprattutto tra il Partito Democratico ed i Cinque Stelle. Alla luce anche della tragedia del Mottarone che ha messo in discussione la sicurezza di tante infrastrutture del paese, Toninelli cita una sua vecchia frase: “La più grande opera da realizzare in Italia è la manutenzione dell’esistente“, parole riferite ai cinque miliardi di euro previsti per la realizzazione della TAV per le quali l’ex ministro dice di essere stato attaccato duramente dagli avversari politici. Nel suo libro in uscita Toninelli usa toni molti critici nei confronti dei compagni di Governo, incluso l’ex Ministro degli Interni Matteo Salvini: “Ha cercato di risolvere il problema dell’immigrazione clandestina con la ricerca di consenso. I Decreti Sicurezza dicevano soltanto che non si può violare la legge del mare”, conclude il politico. Attacchi rivolti indiscriminatamente a diversi ex alleati di Governo del Movimento Cinque Stelle che non risparmiano nessuno: per ora, nessuno dei diretti interessati ha risposto.