Ad una signora che avrebbe dovuto ricevere la seconda dose di AstraZeneca è stato, invece, inoculato il siero di Pfizer. Le possibili conseguenze, al momento, restano un’ incognita.
Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 3937 unità e portano il totale a 4.201.827. Nelle ultime ventiquattro ore 121 morti che fanno salire le vittime a 125.622 e 11.930 guariti che raggiungono quota 3.816.176. Totale persone vaccinate: 10.647.817.
I casi attualmente positivi scendono a 260.029, – 8116 rispetto a ieri. I ricoverati sono 8118, -439 mentre in terapia intensiva 1278 assistiti, -45 da ieri.
Scambio tra sieri vaccinali. E’ accaduto nell’hub vaccinale di Moscarella, a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. A una professoressa che avrebbe dovuto ricevere la seconda dose del vaccino anti Covid di AstraZeneca, è invece stato inoculato il Pfizer. Quando i medici si sono resi conto dell’errore era troppo tardi, la dose di vaccino era stata già iniettata. La donna, molto allarmata, ha immediatamente allertato i Carabinieri per denunciare quanto accaduto. I militari hanno identificato i medici responsabili dello scambio dei vaccini. Non è escluso che la paziente sporga denuncia.
Il direttore sanitario dell’Asl Napoli 3 Sud, responsabile dell’hub vaccinale del rione Moscarella, il dottor Gaetano D’Onofrio, ha subito attivato la farmacovigilanza telefonica per monitorare le condizioni di salute della professoressa. Esattamente la stessa che il virologo milanese Fabrizio Pregliasco ha attivato per Virginia, la ragazza a cui, per errore, sono state somministrate sei dosi di Pfizer. Al momento non sembrano esserci stati effetti collaterali per la professoressa partenopea e la donna pare stare bene. Tuttavia non si sa cosa potrebbe accadere nelle prossime ore. Infatti AstraZeneca è un vaccino a vettore virale mentre Pfizer sfrutta una tecnologia completamente nuova, a RNA messaggero. Il medico ha spiegato: “Le poche evidenze di questi casi, relativi ad altri scambi di vaccini avvenuti in altre parti del mondo non hanno provocato effetti nocivi. È da così poco tempo che si stanno somministrando questi vaccini che non si può ancora stabilire il tempo e la misura con cui funzionano la prima dose e poi il richiamo“. Per quanto concerne, invece, la protezione verso il Covid, il dottor D’Onofrio ha puntualizzato che, sotto il profilo sierologico è la prima dose a creare immunità mentre la seconda funge solo da richiamo.
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