Un abbraccio che è equivalso a dargli la vita. Il piccolo Eitan, 5 anni, unico sopravvissuto della sciagurata tragedia di Stresa ha potuto contare su suo padre fino all’ultimo istante di vita di quest’ultimo. E lui, Amit, è riuscito in un miracolo: salvare la vita alla più piccola e indifesa delle creature su quella funivia caduta nel vuoto per venti metri, e scivolata per altri 500.
Danni neurologici esclusi e inizio del risveglio dal coma farmacologico a partire dalla giornata di martedì 25 maggio. E’ questo l’esito della tac a cui è stato sottoposto il piccolo Eitan, 5 anni, unico sopravvissuto alla strage della funivia avvenuta domenica sul Mottarone e dove hanno perso la vita 14 persone, tra cui il papà, la madre e il fratellino più piccolo del bambino ricoverato all’ospedale Regina Margherita di Torino.
“La risonanza magnetica non ha evidenziato danni neurologici sia a livello celebrale sia a livello del tronco encefalico: questo ci autorizza nella giornata di domani a cominciare un cauto risveglio del bambino”. E’ quanto fa sapere il direttore generale della Città della Salute Giovanni La Valle.
Eitan non è ancora fuori pericolo ma dai medici filtra “un cauto ottimismo, aspettiamo ancora la giornata di domani per vedere” ha fatto sapere Giorgio Ivani, direttore del reparto di rianimazione. Il bimbo è sedato e costantemente monitorato dopo essere stato sottoposto nella giornata di domenica a un intervenuto chirurgico di diverse ore per la riduzione delle fratture riportate, soprattutto agli arti inferiori.
“Teniamo conto di due fattori – ha aggiunto poi la Valle – una forte debolezza fisica perché gli interventi fatti per la stabilizzazione delle frattura hanno inciso in maniera notevole. E c’è anche un problema psicologico perché riportiamo il bimbo nel mondo reale e quindi bisogna fare attenzione”.
Eitan sarebbe riuscito a sopravvivere alla tragedia del Mottarone, e al terribile impatto con il suolo della funivia, perché avvolto con un abbraccio da papà Amit, 30 anni: “Per essere riuscito a sopravvivere al terribile impatto è probabile che il padre, che era di corporatura robusta, abbia avvolto con un abbraccio suo figlio”. Oltre al genitore il piccolo, di nazionalità israeliana ma residente a Pavia da quattro anni, ha perso la madre, Tal Peleg, 27 anni, il fratellino Tomer detto Tom, di appena 2 anni, e i due nonni materni, arrivati da Israele per stare insieme ai nipotini. “Pregate per il piccolo Eitan” hanno chiesto i familiari accorsi per prendersi cura dell’unico rimasto. La sua sopravvivenza ha un significato enorme per amici e parenti, sconvolti dall’assurdo di una perdita non rimarginabile.
La tragedia si è consumata a pochi metri dall’arrivo. La cabina della funivia del Mottarone è precipitata quando mancavano pochi metri per far scendere i passeggeri. L’operatore si preparava ad aprire il cancelletto per farli uscire. Poi il rumore della fune che si spezza, la cabina che va all’indietro e precipita. E’ quanto si vede nei filmati delle telecamere di sorveglianza. I video sono stati sequestrati nell’ambito dell’inchiesta aperta per fare luce sul disastro. Le telecamere – secondo quanto riferisce il Corriere della Sera – riprendono le cabine da più angolazioni e i filmati estrapolati dalle memorie sono molto forti. Nel filmato si percepirebbero le voci disperate delle persone che erano all’interno della cabina che è precipitata.
Al momento l’indagine resta contro ignoti ma presto potrebbero arrivare i primi indagati: c’è da sciogliere il nodo della proprietà, che il sindaco di Stresa Marcella Severino sostiene essere ancora in capo alla Regione Piemonte, dato che non sarebbe stata completata la procedura di cessione prevista dall’accordo di programma stipulato nel 2014, e il ruolo delle diverse società coinvolte, nella gestione e nella manutenzione dell’impianto. Ci sono il gestore Ferrovie del Mottarone, la società che ha eseguito l’ammodernamento nel 2016, l’azienda che certifica la funzionalità delle strutture funiviarie, la Leitner che si occupa della manutenzione ordinaria e straordinaria e che ha comunicato di aver fatto le ultime verifiche il 3 maggio e quanti stavano lavoravano al momento dell’incidente.
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