Eitan, unico rimasto in vita della tragedia di Stresa “Diceva di non toccarlo, ha chiesto della madre”

Eitan Moshe Biran è un bimbo di cinque anni di origine israeliana: si tratta dell’unico superstite della tragedia del Mottarone dove ha perso la sua famiglia.

 

E’ davvero impossibile stabilire se la storia di Eitan Moshe Biran, il bambino di cinque anni che è sopravvissuto al crollo della funivia del Mottarone nelle scorse ore, è un miracolo o una tragedia: da una parte, il destino ha voluto che a salvarsi dal dramma che ha spezzato ben 14 vite fosse proprio uno dei passeggeri più giovani della cabina.

Tra loro Amit Biran, 30 anni, sua moglie Tal Peleg, 27 anni, genitori del piccolo sopravvissuto e Tomer, due anni appena. Con loro, Itshak Cohen, 82 anni, e la moglie Barbara Cohen Konisky, 70 anni, i nonni di Tal Peleg. Il piccolo Eitan ha così perso tutta la sua famiglia nello schianto che oltretutto ha ucciso anche un altro bambino poco più grande di lui, Mattia di appena sette anni, anche lui in gita con la famiglia.

Il crollo della funivia a bordo della quale si trovavano anche i genitori ed il fratellino di Eitan Moshe Biran – Amit, Tal Peg e Tom di appena due anni – ha sconvolto gli altri familiari del bimbo: “Mi hanno scritto messaggi di condoglianze, ho pensato che fosse caduto un altro missile in Israele. Così ho chiamato mio fratello ma non mi ha risposto, poi mia cognata e neanche lei mi ha risposto. Due ore dopo la conferma dei nomi dei carabinieri”, racconta Aya Biran, zia del piccolo che dal Pavese dove vive ormai da anni si è subito recata a Torino per cercare suo nipote.

Infatti, dopo essere venuta a conoscenza della tragedia ed aver scoperto nel modo peggiore possibile che anche suo fratello, sua cognata ed il suo nipote più piccolo erano stati vittime di quel crollo, Aya si è accorta che il nome di Eitan non compariva nei notiziari. A quel punto, si è accesa una piccola speranza che almeno il nipotino fosse sopravvissuto al dramma: “Mio nipote ha un trauma cranico bisogna vedere come va, la prognosi non esiste ancora“, racconta la donna che tra l’altro opera come medico in un carcere. Adesso, Aya e suo marito dicono di essere a disposizione del piccolo le cui condizioni restano gravi ma stabili.

Nell’impatto, Eitan ha riportato alcune fratture a gambe e braccia ma a preoccupare i soccorritori è il trauma cranico in questione. All’arrivo dei soccorsi comunque, il piccolo era cosciente e avrebbe chiesto subito di vedere la madre, purtroppo scomparsa: “Lasciatemi stare, ho paura”, avrebbe detto ai soccorritori che lo hanno portato in ospedale in eliambulanza. Ha chiesto subito della madre, e di non essere toccato. Sulla tragedia del Mottarone è stata aperta un’indagine: è necessario capire come sia possibile che una struttura che trasporta centinaia di persone al giorno nel periodo estivo possa aver ceduto in quel modo, costando la vita a quattordici persone.

Nel frattempo, le autorità hanno diffuso la lista completa delle persone scomparse nella tragedia. Tra di loro, un altro bimbo di sette anni che a differenza di Eitan non è sopravvissuto al trasporto in ospedale per la gravità dei traumi riportati. Poi, una coppia di Varese che – secondo amici e familiari – era in procinto di sposarsi dopo aver preso già una casa in affitto: storie di vita di tutti i giorni che nel giro di pochi istanti sono state spezzate.

 

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