Coronavirus, nonostante le riaperture da sei mesi non si avevano così poche vittime

 

Dati incoraggianti dal Ministero della Salute, e il trend positivo dura ormai da settimane. Entro fine mese potrebbe esserci la svolta, fino alla tanto sospirata cancellazione del Coprifuoco

Getty Images/Emanuele Cremaschi

Sono 5753 i nuovi casi di Coronavirus a fronte di 202.573 tamponi processati e solo 93 le vittime nelle ultime 24 ore in Italia, il più basso da sette mesi: il 20 ottobre i decessi furono 89. L’indice di positività sale al 2,8% dal 2,2% di ieri. Sono 9.603 le persone guarite, per un totale di 3.706.084 di persone dall’inizio della pandemia. Calano i ricoveri: 26 in meno nelle terapie intensive – sono 1.779 sono le persone attualmente in rianimazione – e 359 in meno nei reparti ordinari – sono attualmente 12.134 le persone ricoverate con sintomi.

Previsioni sbagliate

Le Cassandre della terza e della quarta ondata hanno avuto torto, per il momento. “Rischio calcolato? Calcolato male” secondo il professor Massimo Galli. “Le riaperture sono una stupidaggine epocale, rischiamo davvero di giocarci l’estate” aveva detto il collega Andrea Crisanti. Entrambi avevano stigmatizzato così le parziali riaperture del 26 aprile e la ripartenza delle scuole. Non poteva passare esente da critiche la festa scudetto dell’Inter il 2 maggio in piazza a Milano. Massimo Galli aveva parlato di un conto pesantissimo destinato ad essere pagato di settimane dopo. Esattamente 14 giorni dopo i dati, almeno per il momento, dicono tutt’altro. Secondo il report della Fondazione Gimbe relativo al periodo 5 -11 maggio sono in visibile flessione tutti i trend, e l’ultimo mese è segnato da un dimezzamento dei ricoveri. Nell’ultima settimana monitorata, a confronto con la precedente, tutti i valori sono in calo: -15,4% di morti, in flessione del 15,1% i ricoveri in terapia intensiva, ancora un segno meno, con una flessione del 17,8% per i ricoveri con sintomi, diminuiscono dell’11,8% anche i casi di isolamento domiciliare, in flessione del 19% i nuovi casi di contagi, e sono pari a -12,1% i casi delle persone attualmente positive.

Negli ultimi 35 giorni, sempre secondo Gimbe c’è una flessione del -49,1% di ricoveri con sintomi e -45,1% di ricoveri in terapia intensiva. Renata Gilf, responsabile ricerca sui servizi sanitari della Fondazione di un alleggerimento del carico sugli ospedali “sia per la minore circolazione del virus che per i primi effetti della elevata copertura vaccinale negli over 80“. Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe sottolinea come nelle terapie intensive il numero dei nuovi ingressi giornalieri continui a scendere

Il nodo delle riaperture

Alla luce di questi dati il Governo dovrà trovare una quadra sulle prossime attività da riaprire. Per lunedì è prevista una riunione della cabina di regia politica per decidere che cosa inserire nel nuovo decreto, atteso per il 24 maggio. Il tema cruciale sarà l’orario del coprifuoco. “Sarà spostato almeno alle 23″,ha lasciato trapelare il Ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini in un’intervista nell’edizione di Palermo di Repubblica, aggiungendo che e “è realistico” ipotizzare che nelle prossime settimane il coprifuoco è destinato alla definitiva cancellazione.

Sarà discussa anche la riapertura dei centri commerciali nei fine settimana – probabilmente dal 22 maggio – e quella per la ripartenza del settore dei matrimoni e delle cerimonie, forse dal 15 giugno. Si parla anche di anticipare la riapertura dei parchi tematici, per ora fissata al 1 luglio e del via libera alle piscine al chiuso in concomitanza con quello per le palestre, previsto per l’1 giugno. Non è escluso che dal vertice possa arrivare anche l’indicazione per una nuova verifica a fine mese per valutare la possibile cancellazione del ‘tutti a casa’, la riapertura dei ristoranti anche al chiuso e affrontare il tema dell’utilizzo della mascherina all’aperto durante l’estate.

 

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