Le intercettazioni telefoniche realizzate nel 2004 in merito alla scomparsa di Denise Pipitone su dei sospetti rapitori sono state decifrate: ecco cosa dicono.
Era il 2004 quando poco dopo la scomparsa di Denise Pipitone gli investigatori iniziarono a controllare le telefonate di due familiari della bambina, la prima moglie del padre Rosario Pulizzi – Anna Corona – e sua figlia, Jessica Pulizzi, una decisione maturata dopo che il comportamento di queste due persone aveva insospettito la famiglia della bimba scomparsa e gli stessi agenti che seguivano il caso. Le intercettazioni ottenute in quell’occasione associate ad altre testimonianze di persone vicine alle due donne non portarono a nulla: a quel tempo infatti le telefonate registrate risultarono quasi impossibili da decifrare con gli strumenti che aveva la Polizia. Ma oggi che nuove tecnologie per migliorare l’audio delle intercettazioni in questione sono disponibili, quegli elementi rimasti per più di dieci anni in mano alle Forze dell’Ordine potrebbero diventare decisivi per svelare il mistero di Denise Pipitone che manca da casa ormai da 17 anni.
Nel corso dell’ultima puntata del programma “La vita in diretta” infatti sono state rese pubbliche le intercettazioni che per anni gli agenti hanno ritenuto inattendibili a causa della scarsa qualità audio acquisita. Le parole pronunciate da Jessica Pulizzi mentre parla con sua sorella riferendosi alla madre Anna Corona – pur se non del tutto chiare – sembrano molto eloquenti: “Eravamo a casa, mamma l’ha uccisa a Denise?“, sembra dire una delle donne. L’altra risponde immediatamente con un preoccupante: “Tu non devi parlare”. Naturalmente, essendo stati mandati in onda da un programma televisivo e non da una fonte ufficiale, gli audio in questione potrebbero essere semplicemente stati male interpretati: saranno gli agenti – che tempo fa sono comunque entrati nella vecchia casa di Anna Corona per degli accertamenti – a stabilire l’attendibilità o meno di queste intercettazioni. Nel frattempo, arriva la smentita riguardo un altro presunto avvistamento di Denise Pipitone: una giovane di 19 anni di Scalea ha infatti dimostrato agli investigatori di non essere la bambina scomparsa anni fa. “Sono nata in Romania, ho il certificato medico”, ha spiegato agli agenti la ragazza. Le ricerche di Denise proseguono.