Covid, rischiamo di dover ricominciare da zero dopo l’estate, dice Ilaria Capua

La dottoressa Ilaria Capua, direttrice dell’UF One Health Center dell’Università della Florida, non ha dubbi: “Se non ci vacciniamo, rischiamo di dover ricominciare dopo l’estate“. E mette in guardia sui rischi del long Covid.

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Omar Marques/Getty Images

Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 7852 unità e portano il totale a 4.131.078. Nelle ultime ventiquattro ore 262 morti che fanno salire le vittime a 123.544 e 19.023 guariti che raggiungono quota 3.655.112. Totale persone vaccinate: 7.725.554.

I casi attualmente positivi scendono a 352.422 , – 11.437 rispetto a ieri. I ricoverati sono 14.280, -657 mentre nelle terapie intensive 1992 assistiti, -64 da ieri.

Ilaria Capua e il “Long Covid”

La strada per uscire definitivamente dall’emergenza sanitaria e mettersi alle spalle la pandemia di Coronavirus è soltanto una: la vaccinazione di massa. Non ha dubbi in proposito la direttrice dell’UF One Health Center dell’Università della Florida, Ilaria Capua, che in collegamento con la trasmissione Di Martedì, in onda su La7, ha messo in guardia sui rischi che, a partire da settembre, potrebbero riguardarci in mancanza di una capillare somministrazione dei vaccini: “Se non ci vacciniamo, rischiamo di dover ricominciare da zero dopo l’estate“, ha affermato.

La dottoressa ha voluto porre l’attenzione su un aspetto della malattia fin qui sottovalutato: “Abbiamo gli indecisi della campagna vaccinale che non si difendono, non si proteggono come dovrebbero e quindi diventano uno strumento dell’infezione. Chi non si vaccina ha un rischio maggiore di infettarsi e rischia il long Covid. Questo virus ha delle ripercussioni sul sistema nervoso centrale, conseguenze che ancora non siamo in grado di definire. Gli indecisi devono vaccinarsi altrimenti rischiamo di tornare in una situazione di grande crisi

La buona notizia, per il momento, è che “I vaccini riducono la trasmissione dell’infezione, anche nei casi delle varianti” ha detto la Capua. Il punto è che le mutazioni del virus vengono favorite dalla sua diffusione e, finora, hanno avuto effetti sulla sua circolazione, che in certi casi può diventare rapidissima. “Mentre facciamo assembramenti le varianti fanno il loro lavoro: la variante inglese, che galoppa, soppianta le altre. Negli Stati Uniti, nel tempo si sta sostituendo a tutte le altre“, ha spiegato Capua.

Ilaria Capua spiega la dinamica che si innesca quando una variante virale, per via della sua rapidità di propagazione, nel diventare dominante soppianta le altre presenti in un determinato territorio: “E’ come se ci fossero due corse parallele tra la variante che diventa dominante e le altre, tante e messe insieme, man mano diminuiscono. Ci sono dinamiche di infezione che devono essere seguite e che oggi non devono preoccupare“. Poi, sulla questione delle mascherine spiega: “In autunno ancora dovremo usare la mascherina, gradualmente ci metteremo verso una situazione ‘mascherina free’. Avremo ancora la mascherina tra i piedi per un po’, poteva andare peggio“.

Infine, Capua dice la sua anche sul vaccino AstraZeneca, oggetto di verifiche da parte dell’Ema che non hanno certo accresciuto la fiducia della popolazione nei confronti del farmaco: secondo la ricercatrice, le informazioni fornite sono state troppo contrastanti, al punto da favorire lo scetticismo. Chi rifiuta di vaccinarsi rischia di “ammalarsi e sovraccaricare un sistema che ora sta tirando fuori la testa dall’acqua – dice – Stiamo attenti perché quest’attesa costerà. Non possiamo rischiare che la tendenza si inverta di nuovo“, conclude Capua.

 

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