A Lampedusa nel giro di poche ore cinque maxi sbarchi di migranti. Gli altri paesi europei continuano ad essere restii ad aiutare, specialmente l’Inghilterra.
L’emergenza umanitaria che vede come protagonisti centinaia di migranti prosegue nel Mediterraneo proprio mentre l’Inghilterra, recentemente uscita ufficialmente dall’Unione Europea, rafforza invece la sua posizione isolazionista non solo nei confronti dei migranti extra europei ma anche verso quelli che fino al 1 gennaio 2021 erano ‘concittadini’ dell’Unione Europea. Secondo i volontari e le autorità che si occupano di soccorrere uomini, donne e bambini che ogni giorno continuano ad attraversare il Mediterraneo su barche fatiscenti per raggiungere la costa italiana, gli sbarchi non sono che aumentati in queste ultime settimane, con Lampedusa che resta la meta privilegiata per gli arrivi a causa della sua posizione strategica e relativamente vicina alle coste libiche da cui partono molti dei migranti. Nel giro di poche ore – spiega la Guardia di Finanza che ha usato le proprie imbarcazioni per il soccorso – sarebbero infatti avvenuti cinque sbarchi sull’isola, ognuno con centinaia di persone a bordo dei natanti in arrivo.
L’ultimo dei cinque sbarchi – avvenuti tutti nel giro di nemmeno ventiquattr’ore – ha portato al salvataggio di 398 migranti di varie nazionalità, tra cui 6 bambini. Non si tratta comunque dello sbarco più importante avvenuto nei giorni scorsi: un altro dei maxi sbarchi in questione ha infatti portato due barconi con 415 persone a bordo ad approdare sulle coste dell’isola siciliana. In totale, i cinque nuovi arrivi hanno portato sul suolo siculo circa 1.000 persone che adesso dovranno essere inviate nei vari centri di assistenza prima che l’hotspot locale giunga al collasso: al Premier Mario Draghi, i rappresentanti di alcuni partiti hanno chiesto di occuparsi della situazione il prima possible. Dall’inizio dell’anno si stima che ben 12.000 persone siano approdate in Italia attraversando il Mediterraneo mentre oltremanica, l’Inghilterra inizia a prendere misure molto severe anche per i migranti che arrivano dall’Europa, Italia compresa.
Le nuove, severe misure in vigore per accedere al paese ex UE infatti hanno già fatto 30 ‘vittime’, tutti cittadini dell’Unione Europea – soprattutto tedeschi ed italiani – che sarebbero stati rimpatriati nelle scorse ore nei paesi di origine dopo aver tentato di accedere in Gran Bretagna senza avere il visto ed i requisiti necessari per la permanenza nell’isola di oltremanica. Si tratta soprattutto di persone di giovane età che tentano di spostarsi nel paese per lavorare, cercando nuove opportunità che evidentemente nei paesi di origine non sono disponibili. Nonostante l’intervento delle ambasciate dei paesi di provenienza, le regole sono severe: dal primo gennaio è necessario aderire ad una lunga lista di requisiti per lavorare, studiare o permanere in Inghilterra. Chi non è in possesso del visto – come le trenta persone rimpatriate nelle ultime ore – può venire trattenuto in uno dei centri d’immigrazione locali fino al rimpatrio. I trenta giovani in questione infatti avrebbero trascorso sette giorni in uno di questi hub prima di prendere la nave o l’aereo che li avrebbe riportati a casa: potrebbe essere presto per dirlo ma forse, questo episodio segna l’apertura di una nuova rotta migratoria che va proprio dall’Europa verso la Gran Bretagna anche se si tratterebbe di un fenomeno certamente molto diverso dalla tragedia umanitaria che colpisce e purtroppo insanguina il Mediterraneo ormai da diversi anni.