Con il procedere della vaccinazioni cala ancora la curva dei contagi in Italia. Intanto la fiducia su AstraZeneca rimane ai minimi.
Ancora in flessione la curva dei contagi in Italia: 8.292 nuovi positivi nelle ultime 24 ore, contro i 10.176 di ieri. Il dato è anche conseguenza del minor numeri dei tamponi effettuati: 226.006, contro i 338.436 della giornata precedente. In lieve aumento il tasso di positività: dal 3% di ieri al 3,6% odierno. Le persone decedute nelle ultime 24 ore sono state 139 contro e le 224 di ieri: dall’inizio della pandemia i decessi nono stati 122.833. Le persone in terapia intensiva sono 2.192, con 19 in meno – ieri erano stati 42 in meno – e 103 ingressi nelle ultime 24: ieri erano stati 110. I ricoveri ordinari sono 15.420 in tutto: diminuiti di 379 unità nelle ultime 24 ore: ieri 532rispeto al giorno precedent,
Ancora paura per AstraZeneca
Il vaccino AstraZeneca è stato a torto o a ragione vittima di una vera e propria campagna di quello che si può definire con un termine molto forte ‘terrorismo mediatico’: proprio per questo, capita che nemmeno le rassicurazioni di un virologo come Fabrizio Pregliasco possano convincere un paziente dubbioso della bontà e sicurezza del farmaco, portando la persona in questione a rinunciare totalmente al vaccino. Si tratta di un episodio che lo stesso medico ha raccontato con grande amarezza, occorso mentre il dottore presiedeva le vaccinazioni nell’hub milanese di Novegro dove le somministrazioni del medicinale proseguono ininterrottamente da settimane: “Tutte le persone che erano con me, gli altri operatori e la coordinatrice infermieristica del centro, erano sconsolate. Abbiamo visto con immensa tristezza la paura negli occhi di questa persona”, dice con una punta di amarezza Pregliasco raccontando come un uomo di 62 anni abbia rinunciato al vaccino AstraZeneca proprio davanti ai suoi occhi.
La persona in questione, dopo aver fatto la coda per ricevere l’iniezione ottenuta tramite prenotazione in base all’età ha ricevuto la notizia che il vaccino che gli sarebbe spettato era proprio il famigerato farmaco AstraZeneca, al centro di polemiche sulla sicurezza che l’Agenzia Europea del Farmaco ha smentito, racconta Pregliasco: “Nonostante le ampie rassicurazioni ricevute in un lungo colloquio, alla fine ha detto no“. Pregliasco punta il dito contro i media che avrebbero demonizzato il farmaco, comunicando in modo poco consono con gli utenti: “E’ drammatico constatare il male che può fare una comunicazione cacofonica e scoordinata“. Il paziente ha preferito rinunciare al suo posto nella lista, lasciando l’hub senza ricevere alcuna iniezione. Secondo il virologo, mai come in questo momento le vaccinazioni sono fondamentali per non sprofondare un’altra volta nell’incubo delle chiusure.
Pregliasco si aspetta una risalita nell’Rt proprio nelle prossime settimane: “Ci sarà un rimbalzo, spero solo che il prezzo da pagare non sia troppo alto”, afferma il medico riferendosi indirettamente ad episodi che hanno visto grandi assembramenti di persone. Tuttavia, da parte del virologo anche parole positive che aprono ad un possibile miglioramento della situazione “entro luglio”.