“Sento ancora la sua voce”, il dolore del fidanzato di Luana D’Orazio

Alberto Orlandi, il fidanzato di Luana D’Orazio, 22enne scomparsa tragicamente sul lavoro, era legato alla ragazza da quasi due anni. “Saremmo andati a breve a vivere insieme“, si è sfogato sulle pagine de “Il Corriere”. Ma l’incidente ha infranto i loro sogni. Ecco le sue parole.

 

Luana D’Orazio è morta la mattina del 3 maggio e il suo fidanzato Alberto Orlandi non riesce a darsi pace. I due stavano progettando una convivenza per crescere come una vera famiglia il piccolo Alessio, il figlio di 5 anni della ragazza. Ma questo sogno si è spezzato all’improvviso e oggi Alberto racconta tutto il suo dolore.

Il dolore di Alberto, fidanzato di Luana

A marzo del prossimo anno mi sarebbero scadute le rate della finanziaria per l’auto. Quello sarebbe stato il momento buono per prendere in affitto una casa e cominciare a convivere sul serio“, racconta Alberto Orlandi. Le sue sono parole strazianti, e tra un singhiozzo e l’altro raccontano il dolore che mai si sarebbe aspettato. 27enne, da quasi due anni era impegnato in una relazione con Luana, che di anni invece ne contava 22 ed aveva già un figlio di 5 da mantenere. Proprio per questo la ragazza lavorava tutti i giorni nella fabbrica tessile a Montemurlo, vicino a Prato, dove ha perso la vita in un tragico incidente.
Alberto è distrutto, dopo la tragedia anche lui è andato in fabbrica insieme al papà di Luana, per recuperare gli effetti personali della ragazza. “Mi hanno chiesto se volevo entrare per vedere dove era avvenuto l’incidente, ma c’era ancora il sangue, non me la sono sentita…“, ha detto al Corriere della Sera.

L’ultima sera insieme

La serata prima dell’incidente i due fidanzati l’avevano trascorsa insieme, prima con una pizza fatta in casa e un’uscita al pub. Luana era rimasta a dormire da lui, a casa dei genitori. “La sveglia ha suonato alle 5 e lei l’ha spenta subito, per non svegliarmi. È andata in bagno, poi a fare colazione, ed è ritornata per darmi un bacino. “Mandami un messaggio quando arrivi”. Mi è arrivato alle 5.50

Alberto non poteva immaginare che quella sarebbe stata l’ultima volta in cui l’avrebbe vista. “Se lo avessi saputo, lunedì mattina me la sarei tenuta stretta stretta a letto, non l’avrei lasciata andare“, ha detto poi il 27enne con gli occhi lucidi.

A telefonare per comunicargli la notizia è stata Emma, la madre di Luana, che ha provato a trovare le parole per potergli spiegare quello che era successo. Ma il dolore era troppo e la donna è solo esplosa in un pianto. “Mi aveva scritto che doveva dirmi qualcosa di importante, di richiamarla. Quando ho telefonato piangeva, ho capito subito“. Così la cornetta è passata ai carabinieri che hanno informato Alberto dell’accaduto.

Oggi Luana non c’è più ma Alberto la sogna spesso. “L’ho proprio vista, seduta sul divano. E sento ancora la sua voce, stamattina mi ha svegliato lei“, racconta.

 

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