A una settimana dalla denuncia di Fedez a seguito dei tentativi di censura da parte della Rai, Sabina Guzzanti racconta la sua esperienza nei canali di Viale Mazzini. Ecco cosa ha detto.
Nelle ultime ore la denuncia di censura di Fedez verso i canali Rai è diventata un caso mediatico che sta creando non poche polemiche. Sono stati in molti gli artisti che hanno appoggiato il discorso del rapper raccontando di aver subito le medesime pressioni dai vertici di viale Mazzini. Tra questi ha voluto raccontare la sua esperienza personale anche Sabrina Guzzanti, attrice, presentatrice e autrice televisiva, molto apprezzata nel panorama televisivo italiano. La Guzzanti ha raccontato che nel 2003 il suo programma “Raiot – Armi di distrazione di massa” trasmesso dalle reti Rai, fu cancellato dopo solo una puntata. Il motivo? Secondo la rete fu una scelta editoriale per tutelare l’azienda da possibili azioni legali civili e penali. Per la presentatrice invece si trattò di censura politica. Da quel momento, a parte un breve intervento a La tv delle ragazze in occasione dei vent’anni del programma, l’attrice non ha più potuto mettere piede in Rai.
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La Guzzanti ha raccontato anche che l’allora direttore della rete Paolo Ruffini, dopo aver assistito alle prove del programma chiese che ogni puntata venisse registrata per poi essere visionata prima di decidere se essere mandata in onda o meno. Una condizione che Sabrina non accettò: “Dovevi dargli le cassette e loro avrebbero valutato se metterle in onda” ha raccontato la conduttrice. “Io avrei dovuto fare un programma senza nemmeno sapere se sarebbe stato trasmesso. Chiaramente gli dissi di no, né avrei accettato il controllo” ha concluso. Una decisione che le costò la possibilità di lavorare in qualsiasi altro progetto: “Da quel momento, non ho più potuto lavorare in Rai”. Secondo la Guzzanti il problema principale sarebbe la connivenza del settore giornalistico. Nel suo programma venivano affrontati temi tra i quali la legge Gasparri, che i giornalisti avevano deciso di non trattare acconsentendo alle pressioni dei canali.
Parlandone lei nel suo programma di satira ha messo in difficoltà i cronisti, dato che il pubblico ha cominciato a chiedersi perché il tema non fosse stato affrontato anche da loro: “Questo fece scandalo e fece molto arrabbiare i giornalisti che si sentirono smascherati dal fatto di avere accettato di non parlare di qualcosa di cui avrebbero dovuto parlare” ha raccontato Sabrina.
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